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25° Anniversario della Carta dei diritti fondamentali: un patrimonio europeo che continua a crescere

 

Un anniversario che invita a guardare avanti

Il venticinquesimo anniversario della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea, celebrato ufficialmente il 7 dicembre 2025, offre l’occasione per tornare al momento in cui questo testo è stato proclamato a Nizza nel 2000 e per riflettere su come, dopo l’entrata in vigore con il Trattato di Lisbona (2009), sia diventato parte integrante dell’ordinamento europeo.

La Carta ha oggi lo stesso valore giuridico dei Trattati e per questo continua a influenzare in modo concreto le politiche, le decisioni istituzionali e il modo in cui i cittadini possono far valere i propri diritti.

 

Cosa è la Carta e cosa tutela

La Carta riunisce in un unico testo i diritti e le libertà riconosciuti alle persone che vivono nell’Unione e lo fa con uno sguardo moderno, nato dal dialogo tra tradizioni giuridiche diverse.

Racconta un’Europa che si prende cura della dignità umana, della libertà, dell’uguaglianza, della solidarietà, dei diritti di cittadinanza e della giustizia, categorie che diventano concrete grazie ai 54 articoli, organizzati in sei titoli e in una serie di principi generali, che sono:

  • Titolo I Dignità: 1 Dignità umana, 2 Diritto alla vita, 3 Integrità della persona, 4 Divieto di tortura e di trattamenti inumani o degradanti, 5 Divieto di schiavitù e lavoro forzato.
  • Titolo II Libertà: 6 Libertà e sicurezza, 7 Rispetto della vita privata e familiare, 8 Protezione dei dati personali, 9 Diritto di sposarsi e di costituire una famiglia, 10 Libertà di pensiero coscienza e religione, 11 Libertà di espressione e informazione, 12 Libertà di riunione e associazione, 13 Libertà delle arti e delle scienze, 14 Diritto all’istruzione, 15 Libertà professionale e diritto di lavorare, 16 Libertà d’impresa, 17 Diritto di proprietà, 18 Diritto di asilo, 19 Protezione in caso di espulsione estradizione o respingimento.
  • Titolo III Uguaglianza: 20 Uguaglianza davanti alla legge, 21 Non discriminazione, 22 Diversità culturale religiosa e linguistica, 23 Uguaglianza tra uomo e donna, 24 Diritti del minore, 25 Diritti degli anziani, 26 Inserimento delle persone con disabilità.
  • Titolo IV Solidarietà: 27 Informazione e consultazione dei lavoratori, 28 Contrattazione collettiva e azione collettiva, 29 Accesso ai servizi di collocamento, 30 Protezione in caso di licenziamento ingiustificato, 31 Condizioni di lavoro giuste ed eque, 32 Divieto di lavoro minorile e tutela dei giovani sul lavoro, 33 Vita familiare e vita professionale, 34 Sicurezza e salute sul lavoro, 35 Protezione della salute, 36 Accesso ai servizi di interesse economico generale, 37 Tutela dell’ambiente, 38 Protezione dei consumatori.
  • Titolo V Diritti dei cittadini: 39 Diritto di voto e di eleggibilità alle elezioni europee e comunali, 40 Diritto a una buona amministrazione, 41 Diritto di accesso ai documenti, 42 Diritto di petizione, 43 Libertà di circolazione e di soggiorno, 44 Protezione diplomatica e consolare.
  • Titolo VI Giustizia: 47 Ricorso effettivo e giusto processo, 48 Presunzione di innocenza e diritto di difesa, 49 Legalità e proporzionalità dei reati e delle pene, 50 Ne bis in idem.
  • Titolo VII Disposizioni generali: 51 Campo di applicazione, 52 Portata e interpretazione dei diritti, 53 Livello di protezione, 54 Divieto di abuso di diritto.

La Carta, come si evince dall’elenco riportato, affianca ai diritti ‘classici’ diritti connessi agli aspetti più innovativi della società, elementi che riflettono le sfide emerse negli ultimi decenni.

Tra questi, ad esempio, la protezione dei dati personali, che assume un ruolo centrale perché riguarda la riservatezza a cui ciascuno è esposto quotidianamente. Oppure il riferimento alla bioetica, che nasce dalle evoluzioni della ricerca e dall’esigenza di garantire che i progressi scientifici non compromettano la dignità delle persone.

La Carta richiama anche il tema della buona amministrazione, un tema spesso trascurato che invece definisce il rapporto quotidiano con le istituzioni soprattutto in un momento, quello attuale, fortemente basato sulle opportunità digitali.

 

Come viene applicata e monitorata

Dal 2009 la Carta è giuridicamente vincolante per le istituzioni dell’UE e per gli Stati membri nel momento in cui sono chiamati ad attuare il diritto europeo.

Questo meccanismo produce effetti immediati perché ogni nuova normativa, ogni regolamento e ogni direttiva devono essere valutati anche in funzione del rispetto dei principi contenuti nella Carta.

Accanto a questo obbligo vi è poi un monitoraggio costante, svolto attraverso relazioni annuali che verificano come i diritti vengano effettivamente garantiti e quali criticità emergano nei diversi contesti nazionali.

Le Istituzioni europee sostengono inoltre programmi dedicati alla promozione dei diritti fondamentali e al rafforzamento della cultura democratica (è il caso in particolare del Programma CERV – Citizens, Equality, Rights and Value), con finanziamenti destinati a enti pubblici, organizzazioni della società civile, reti giovanili e progetti educativi.

Questi strumenti, nello specifico, hanno lo scopo di migliorare la consapevolezza dei cittadini su questi temi, stimolando anche le pubbliche amministrazioni a dare un contributo in questa direzione.

 

Le iniziative per il venticinquesimo anniversario

La Carta si presenta come una bussola per l’azione dell’Unione, soprattutto in una fase in cui questioni come l’intelligenza artificiale, la sicurezza digitale, le transizioni ambientali e le trasformazioni del lavoro impattano sempre di più sulla vita delle persone.

Per questo, per celebrare l’anniversario della Carta guardando più al futuro che al passato, la Commissione Europea ha promosso una Conferenza internazionale a Bruxelles, prevista per il 10 e l’11 dicembre 2025, dedicata all’impatto della Carta e alle prospettive future.

L’incontro riunirà rappresentanti istituzionali, studiosi, organizzazioni della società civile e operatori dei diritti umani per discutere come la Carta continui a modellare la vita delle persone. I materiali della Conferenza saranno accessibili anche dopo la sua conclusione al seguente link: https://commission.europa.eu/get-involved/events/25th-anniversary-charter-fundamental-rights-2025-12-10_en

Contemporaneamente, in Italia è stata aperta una nuova sezione informativa sui diritti fondamentali, sul sito del Dipartimento degli Affari europei (cfr. www.affarieuropei.gov.it/it/normativa/diritti-fondamentali), uno spazio pensato per rendere più accessibile materiali, documenti e norme su un tema importante che riguarda la quotidianità di ciascuno di noi.

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