Didascalia
E' stato pubblicato sul sito AgID l'aggiornamento 2026 del Piano Triennale per l'informatica nella Pubblica Amministrazione (PT 2024-2026), ovvero l'ultimo aggiornamento prima della nuova programmazione 2027-2029.
L’aggiornamento 2026 non si presenta come un mero "aggiornamento", ma si configura più come un piano di maturazione. Infatti, non solo lascia spazio alla verifica del raggiungimento degli obiettivi previsti e dei risultati attesi, ma introduce nuovi strumenti operativi, alcune nuove linee di azione e un approccio più sistemico per accompagnare le PA verso il completamento della trasformazione digitale del 2030 (decennio digitale 2030)
Facciamo una panoramica sui punti fermi del Piano e sulle principali novità.
L'aggiornamento conserva sia la struttura generale che l'impostazione metodologica e la vision. In particolare, la struttura generale conserva la sua tripartizione in
- Componenti strategiche (governance e processi)
- Componenti tecnologiche (applicazioni e tecnologie)
- Strumenti (best practice per l'implementazione)
Viene confermato anche il modello strategico (forse per l'ultima volta), il cosiddetto Panettone. Tale modello rappresenta non solo la visione architetturale della transizione al digitale, ma indirizza le azioni e le attività operative (e anche l'indice del Piano). Riportiamo questa figura ormai iconica nell'immaginario (e negli incubi) di tutti gli RTD.
Anche la struttura dei capitoli rimane inalterata, suddivisa in Scenario, Contesto normativo, Obiettivi e Risultati attesi, Linee di azione istituzionali e per le PA, Strumenti e Fonti di finanziamento.
A differenza del precedente aggiornamento (2025), le linee di azione completate o eliminate sono riportate in un’appendice separata, mentre quelle ripianificate sono indicate con un asterisco (*).
L’aggiornamento 2026 si distingue per l’inclusione di nuove aree di intervento, l'approfondimento di alcune tematiche e l'introduzione di nuovi strumenti. In particolare:
Vediamo nel dettaglio queste novità.
AgID Academy: nasce per rafforzare la cultura digitale nelle Amministrazioni, formando professionisti capaci di guidare la transizione tecnologica e organizzativa. Il ruolo istituzionale dell'Academy sarà quello di promuovere percorsi formativi per cittadini, imprese e Pubbliche Amministrazioni valorizzando non solo le risorse interne AgID ma anche specifiche professionalità del mondo pubblico, accademico e imprenditoriale, esperte nei seguenti domini:
Questa iniziativa rientra tra quelle previste dal Codice dell'Amministrazione Digitale, che all' art. 13 - stabilisce l'obbligo per le PA di sviluppare le competenze tecnologiche, di informatica giuridica e manageriali dei dipendenti e dei dirigenti al fine di supportare in modo attivo la transizione al digitale dei propri enti. Inoltre, l'obbligo di formazione per i dipendenti viene ribadito dalle "Direttive in materia di formazione" del Ministro per la pubblica amministrazione del 23 marzo 2023 e del 14 gennaio 2025.
IT Wallet: il cap. 4 viene integrato con l'inserimento a pieno titolo tra le principali piattaforme del sistema IT Wallet, descritto come "ecosistema di soluzioni pubbliche e private che permettono a tutti i cittadini di disporre e gestire in maniera efficace della propria identità digitale e dei propri documenti e attestazioni, anche attraverso applicazioni mobile". Su questo tema vi rimandiamo al blog del 6 ottobre 2025 dove abbiamo analizzato tale strumento.
Intelligenza Artificiale (IA): la sezione è stata ampliata anche con l'introduzione di due strumenti chiave:
Strumento 21: governance dei progetti IA nella PA.
Strumento 22: modelli amministrativi e procedure tipo per semplificare i processi digitali
Su questa tematica, tuttavia, dobbiamo sottolineare l'assenza di due delle tre linee guida previste dal Piano Triennale che non risultano ancora neanche in consultazione pubbliche:
L'aggiornamento contiene, come già scritto, ulteriori sei strumenti a disposizione delle PA.
In sintesi, con l’Aggiornamento 2026, si conclude il processo di vision della trasformazione digitale per aprirsi il tempo della maturazione e della verifica dei risultati raggiunti. L’introduzione di iniziative come l’AgID Academy, l’IT-Wallet europeo, e le linee guida sull’Intelligenza Artificiale e le varie sperimentazioni segnano l’ingresso della PA italiana in una stagione di digitalizzazione matura e consapevole, fondata su competenze, interoperabilità e sicurezza.
Il 2026 diventa è quindi l’anno del consolidamento: la tecnologia smette di essere obiettivo e diventa mezzo operativo per un’amministrazione più semplice, vicina e sostenibile. Mentre la rete dei servizi pubblici digitali si amplia e i cittadini diventano protagonisti dell’ecosistema digitale, si apre la strada al nuovo Piano Triennale 2027–2029, che dovrà raccogliere questa eredità e proiettarla nel futuro, con una visione ancora più integrata, inclusiva e orientata all’innovazione.
La prossima programmazione sarà quindi caratterizzata dalla governance digitale partecipata: una Pubblica Amministrazione che non solo utilizza il digitale, ma lo pensa, lo costruisce e lo condivide.