Il progetto Province & Comuni (new)
“Province & Comuni” è un Progetto strategico promosso dall’UPI nell’ambito del Programma Operativo Nazionale Governance e Capacità Istituzionale 2014-2020, con il coinvolgimento delle 76 Province delle Regioni a Statuto Ordinario, con l’obiettivo di sostenere azioni e interventi necessari per promuovere un modello più efficiente di amministrazione locale, assicurando standard unitari nell’erogazione di servizi pubblici. Dal 18 luglio 2023 il progetto è confluito nel Programma Operativo Complementare (POC) al PON GOV 2014-2020. Da maggio 2024 “Province & Comuni” è entrato in una seconda fase di esecuzione, in cui i risultati raggiunti e i prodotti rilasciati finora saranno ulteriormente rafforzati e ampliati mediante: l’estensione alle dieci Province delle Regioni a Statuto Speciale Sicilia e Sardegna; il rafforzamento della componente amministrativa delle Province attraverso il miglioramento della loro capacità di aggregazione territoriale; la valorizzazione delle funzioni provinciali di assistenza tecnica ai Comuni mediante il consolidamento della Piattaforma Collaborativa Pi.Co. (www.pi-co.eu); il potenziamento delle competenze del personale delle Province nei settori Appalti, Europa, Innovazione e Digitalizzazione e Politiche del personale; il supporto specialistico da parte di esperti di settore in tema di Appalti, Europa e Innovazione e Digitalizzazione e Politiche del Personale.
Personale UPI
- Piero Antonelli – Direttore generale UPI; p.antonelli@upinet.it
- Claudia Giovannini – Vicedirettore UPI; c.giovannini@upinet.it
- Andrea Pacella – Funzionario UPI; a.pacella@upinet.it
- Gaetano Palombelli – Responsabile area istituzionale, personale e innovazione; g.palombelli@upinet.it
- Marco Pucci – Responsabile amministrazione e RUP; marco.pucci@upinet.it
- Barbara Perluigi – Responsabile Ufficio stampa e Comunicazione; b.perluigi@upinet.it
- Chiara Perino – Referente redazione Piattaforma Pi.Co.
Professionisti incaricati
- Laura Lentini – Coordinatore tecnico progetto; lauralntn@gmail.com
- Doriana Lepore – Responsabile rendicontazione finanziaria; dorianalepore@virgilio.it
- Alberto Vomuzzi – Referente Digitalizzazione dei processi delle Province; avomuzzi@gmail.com
- Elisabetta Gabrielli – Referente animazione reti di Province; elysgabrielli@gmail.com
- Livio Cantagallo – Social Media Manager; livio.cantagallo@gmail.com
- Pierdomenico Fasiolo – Assistente procedure affidamenti diretti dei servizi; pierdomenico1982@gmail.com
- Andrea Gandino – Esperto contrattualistica pubblica; andrea.gandino@gpavvocati.it
- Giovanni Bursi – Esperto settore Europa; giovanni.bursi@libero.it
- Andrea Susa – Esperto innovazione e digitalizzazione; andrea.susa@gmail.com
- Gianluca Bertagna – Esperto politiche del personale; info@gianlucabertagna.com
ATTIVITA’ SVOLTE DAL 20/05/2020 AL 30/04/2024
A. Sviluppo di azioni di mappatura delle esperienze in atto presso le amministrazioni provinciali con riferimento all’erogazione di servizi ai Comuni nei 3 ambiti;
B. Elaborazione di modelli organizzativi a tendere relativi ai 3 settori, corredati da schemi di convenzione e moduli standardizzati;
C. Erogazione di formazione al personale delle Province per aumentarne le competenze;
D. Attivazione di reti di collaborazione tra UPI, le Province e tra queste e i Comuni del loro territorio.
A. Con la prima direttrice UPI ha inteso, attraverso il servizio affidato al Dipartimento di Scienze Politiche dell’Università di Perugia, rilevare in maniera approfondita le esperienze delle Province su tutto il territorio nazionale nei tre settori di riferimento del progetto. Da questa mappatura sono emerse, sulla base di una serie di indicatori prestabiliti, alcune buone pratiche da replicare a livello nazionale. Tra queste, le eccellenze rappresentate dalla Provincia di Treviso per la SUA, dalla Provincia di Brescia per il SAPE e dalla Provincia di Pesaro e Urbino per il SIT. Le tre Province sono state quindi inserite nel progetto in qualità di partner e hanno collaborato attivamente con UPI per la costruzione dei modelli di riferimento.
Al termine dell’attività di analisi desk e mappatura delle esperienze, nei 3 ambiti di intervento individuati sono stati organizzati e realizzati dalla Fondazione Promo P.A. tavoli locali di confronto che, sulla base dei dati raccolti nel corso della fase di analisi, hanno affrontato i principali scenari ipotizzabili e auspicabili in termini di opportunità/criticità nell’organizzazione e gestione di servizi territoriali comuni. I Tavoli di confronto sono stati gestiti con la tecnica del Focus Group con l’obiettivo di far emergere, per ciascuno dei tre ambiti di intervento, il fabbisogno di competenze a livello locale, sia rispetto alle funzioni gestionali che a quelle organizzative e mettendo in evidenza le esigenze di relazione e comunicazione del sistema.
B. La seconda direttrice ha puntato ad elaborare, sulla base delle best practices individuate nell’ambito delle Province nei tre ambiti di riferimento (Appalti, Europa, Innovazione), tre (3) modelli organizzativi cui tendere, accompagnati da schemi di Convenzioni e modelli documentali standard messi a disposizione di tutti gli enti (per un totale di n. 18 modelli realizzati).
Per la SUA, si è partiti dall’analisi del modello strutturato della Provincia di Treviso per individuarne gli elementi fondamentali e derivarne un modello avanzato, caratterizzato da flessibilità e modularità tali da poter essere implementato, a discrezione di ogni singola Provincia, con la gradualità adatta ai propri ritmi di sviluppo strutturale.
Il modello è stato progettato per massimizzare il valore aggiunto dato dalla SUA relativamente a:
- Qualità e completezza del servizio ai Comuni convenzionati;
- Efficienza, trasparenza, regolarità ed economicità della gestione dei contratti pubblici.
L’attività di modellizzazione è stata accompagnata da un ampio confronto con le Province, al fine di raccogliere un numero maggiore di contributi e garantire la copertura del modello rispetto alle esigenze.
Come parte integrante del modello sono stati identificati e formulati alcuni standard documentali, a partire dalla Convenzione fra i Comuni e la SUA, con l’obiettivo di rendere tali documenti:
o Formulati in modo eccellente dal punto di vista giuridico e amministrativo;
o Flessibili/modulabili, per soddisfare le esigenze specifiche delle diverse Province.
Oltre al modello avanzato, sono stati definiti anche i modelli Intermedio e Base, al fine di delineare un percorso di riferimento per le Province, che a partire dalla costituzione della SUA, attraverso l’adozione di modelli sempre più articolati potranno raggiungere il grado di complessità adeguato ai propri obiettivi e alla propria struttura.
Il SAPE è stato strutturato a partire dall’esperienza del SEAV – Servizio Europa d’Area Vasta della Provincia di Brescia. L’obiettivo principale del percorso è stato quello di rendere accessibile il SAPE a tutte le Province italiane attraverso l’individuazione di soluzioni amministrative, organizzative e tecniche che tenessero conto dei diversi livelli di eterogeneità presenti a livello territoriale rispetto agli assetti istituzionali, alle condizioni socioeconomiche e alle peculiarità locali.
Il percorso di modellizzazione ha prodotto 3 diversi assetti strategici e organizzativi del SAPE – Base, Intermedio, Avanzato – che potranno essere attivati progressivamente dalle Province in funzione delle condizioni di partenza e delle scelte assunte. Il SAPE propone quindi una modularità delle sue componenti e si presta efficacemente e flessibilmente ad una sua pronta adozione in tutti i contesti provinciali.
Il modello avanzato si configura come un modello strategico-operativo basato su una Struttura funzionale efficace (Strumenti, Servizi e Staff) retta da un sistema organizzativo costituto da atti, organi e strumenti per la sostenibilità semplici e operativi
Al fine di rendere questi tre livelli applicativi coerenti, concreti e funzionali è stato attivato un percorso partecipativo che ha messo a confronto i modelli proposti con le Province aderenti che presentavano livelli differenti di strutturazione rispetto alle politiche europee e alla presenza di un Ufficio Europa al proprio interno. Questo approccio ha consentito di raccogliere idee, sollecitazioni e buone prassi operative per arricchire il modello di partenza e, allo stesso tempo, di verificare la bontà e la coerenza delle diverse proposte direttamente con i potenziali fruitori delle stesse. Il percorso è stato particolarmente ricco di spunti, sollecitazioni e proposte. Il desiderio delle Province di creare sinergie, collaborazioni e occasioni di scambio è emerso in tutti gli incontri e in tutte le occasioni attivate.
Per quanto attiene l’erogazione dei Servizi di Innovazione e Digitalizzazione, sono stati definiti alcuni profili di maturità e capacity dei servizi di innovazione erogati dalle Amministrazioni Provinciali ai comuni e agli enti locali del territorio di riferimento ed un’analisi SWOT. Nello specifico, l’attenzione è stata focalizzata su tre cluster di capacità organizzativa e skills, attraverso l’analisi della maturità digitale ed organizzativa di tre differenti modelli di gestione di CST:
o Struttura interna all’amministrazione provinciale/enti totalmente pubblica (modello pubblico);
o Società a capitale pubblico (modello in house);
o Forme di parziale esternalizzazione (modello PPP- Partenariato Pubblico Privato).
Per la definizione di un modello di Agenda Digitale locale, sono stati forniti degli spunti metodologici per organizzare, analizzare e studiare i bisogni dei singoli territori coinvolti e le priorità dei relativi comuni, così da individuare soluzioni e servizi innovativi efficaci da gestire in modalità associata.
C. La terza direttrice ha operato nel senso del potenziamento delle competenze del personale delle Province. È stato, quindi, attivato un percorso di miglioramento delle capacità tecnico professionali dei funzionari pubblici delle Province, attraverso l’analisi dei fabbisogni formativi, l’elaborazione di moduli formativi e la realizzazione dei percorsi formativi nei tre ambiti di servizio individuati. Il percorso, che ha previsto sessioni formative in presenza e a distanza, è stato costruito per offrire competenze, conoscenze e strumenti operativi con riferimento all’erogazione di servizi pubblici nei tre pilastri di intervento del progetto. I moduli formativi sono stati strutturati in tre livelli (base, medio e avanzato) per intercettare i diversi fabbisogni evidenziati dalle Province. Si è registrata una partecipazione molto ampia a tutte le edizioni da parte dei dipendenti delle Province (per un totale di n. 1991 risorse umane formate a fronte di N. 2096 ore di formazione erogate).
D. La quarta direttrice ha focalizzato l’attenzione sullo sviluppo e consolidamento di pratiche di collaborazione, creando una rete che mettesse insieme i territori e consentisse di erogare servizi di qualità in un’ottica di semplificazione amministrativa, di riduzione dei costi, di rilancio degli investimenti locali. Per questo motivo, UPI ha attivato reti tematiche nazionali nei tre settori di intervento del progetto (Stazione unica appaltante, Servizi Associati Politiche Europee e Servizi di Innovazione) e fornito supporto agli enti nell’adozione dei necessari piani di riassetto organizzativo e azioni di diffusione e trasferimento dei modelli.
Le reti tematiche hanno favorito lo scambio di pratiche e facilitato la condivisione e il mutuo apprendimento tra amministratori e funzionari. Per ciascuna rete è stato individuato un referente Provinciale e attivata una Task Force UPI formata da esperti con il compito di animare le reti. Sono stati organizzati 27 momenti di confronto delle reti durante i quali sono state approfondite le tematiche di interesse del sistema delle Province. Le reti sono state, infine, messe a sistema nel quadro della Piattaforma informatica Pi.Co. (www.pi-co.eu), strumento studiato per accompagnare le Province italiane in un percorso di trasformazione digitale teso a migliorare l’efficacia dei servizi previsti dal ruolo istituzionale dell’ente Provincia.
Al fine di fidelizzare il sistema delle Province, UPI ha provveduto a:
- sottoscrivere con ciascuna delle 76 Province delle RSO, all’avvio del progetto, specifici Protocolli di intesa di adesione preliminare alle attività progettuali e alle reti tematiche, nonché di condivisione della “mission” del progetto;
- Informare le Province in modo costante sullo stato di avanzamento delle attività progettuali, condividendone i risultati e la documentazione tecnica prodotta a supporto;
- Mettere a disposizione professionalità e know how specializzati nei settori di intervento, anche grazie al confronto con le tre Province partner;
- Rinnovare l’adesione politica al progetto mediante la stipula di Accordi di collaborazione per l’utilizzo della Piattaforma collaborativa Pi.Co.
- Sviluppo di azioni di mappatura delle esperienze in atto presso le amministrazioni provinciali con riferimento all’erogazione di servizi ai Comuni nei 3 ambiti;
- Elaborazione di modelli organizzativi a tendere relativi ai 3 settori, corredati da schemi di convenzione e moduli standardizzati;
- Erogazione di formazione al personale delle Province per aumentarne le competenze;
- Attivazione di reti di collaborazione tra UPI, le Province e tra queste e i Comuni del loro territorio.
Sviluppo di azioni di mappatura delle esperienze in atto presso le amministrazioni provinciali con riferimento all’erogazione di servizi ai Comuni nei 3 ambiti
A. Con la prima direttrice UPI ha inteso, attraverso il servizio affidato al Dipartimento di Scienze Politiche dell’Università di Perugia, rilevare in maniera approfondita le esperienze delle Province su tutto il territorio nazionale nei tre settori di riferimento del progetto. Da questa mappatura sono emerse, sulla base di una serie di indicatori prestabiliti, alcune buone pratiche da replicare a livello nazionale. Tra queste, le eccellenze rappresentate dalla Provincia di Treviso per la SUA, dalla Provincia di Brescia per il SAPE e dalla Provincia di Pesaro e Urbino per il SIT. Le tre Province sono state quindi inserite nel progetto in qualità di partner e hanno collaborato attivamente con UPI per la costruzione dei modelli di riferimento.Al termine dell’attività di analisi desk e mappatura delle esperienze, nei 3 ambiti di intervento individuati sono stati organizzati e realizzati dalla Fondazione Promo P.A. tavoli locali di confronto che, sulla base dei dati raccolti nel corso della fase di analisi, hanno affrontato i principali scenari ipotizzabili e auspicabili in termini di opportunità/criticità nell’organizzazione e gestione di servizi territoriali comuni. I Tavoli di confronto sono stati gestiti con la tecnica del Focus Group con l’obiettivo di far emergere, per ciascuno dei tre ambiti di intervento, il fabbisogno di competenze a livello locale, sia rispetto alle funzioni gestionali che a quelle organizzative e mettendo in evidenza le esigenze di relazione e comunicazione del sistema.
B. La seconda direttrice ha puntato ad elaborare, sulla base delle best practices individuate nell’ambito delle Province nei tre ambiti di riferimento (Appalti, Europa, Innovazione), tre (3) modelli organizzativi cui tendere, accompagnati da schemi di Convenzioni e modelli documentali standard messi a disposizione di tutti gli enti (per un totale di n. 18 modelli realizzati).
Per la SUA, si è partiti dall’analisi del modello strutturato della Provincia di Treviso per individuarne gli elementi fondamentali e derivarne un modello avanzato, caratterizzato da flessibilità e modularità tali da poter essere implementato, a discrezione di ogni singola Provincia, con la gradualità adatta ai propri ritmi di sviluppo strutturale.
Il modello è stato progettato per massimizzare il valore aggiunto dato dalla SUA relativamente a:
- Qualità e completezza del servizio ai Comuni convenzionati;
- Efficienza, trasparenza, regolarità ed economicità della gestione dei contratti pubblici.
L’attività di modellizzazione è stata accompagnata da un ampio confronto con le Province, al fine di raccogliere un numero maggiore di contributi e garantire la copertura del modello rispetto alle esigenze.
Come parte integrante del modello sono stati identificati e formulati alcuni standard documentali, a partire dalla Convenzione fra i Comuni e la SUA, con l’obiettivo di rendere tali documenti:
o Formulati in modo eccellente dal punto di vista giuridico e amministrativo;
o Flessibili/modulabili, per soddisfare le esigenze specifiche delle diverse Province.
Oltre al modello avanzato, sono stati definiti anche i modelli Intermedio e Base, al fine di delineare un percorso di riferimento per le Province, che a partire dalla costituzione della SUA, attraverso l’adozione di modelli sempre più articolati potranno raggiungere il grado di complessità adeguato ai propri obiettivi e alla propria struttura.
Il SAPE è stato strutturato a partire dall’esperienza del SEAV – Servizio Europa d’Area Vasta della Provincia di Brescia. L’obiettivo principale del percorso è stato quello di rendere accessibile il SAPE a tutte le Province italiane attraverso l’individuazione di soluzioni amministrative, organizzative e tecniche che tenessero conto dei diversi livelli di eterogeneità presenti a livello territoriale rispetto agli assetti istituzionali, alle condizioni socioeconomiche e alle peculiarità locali.
Il percorso di modellizzazione ha prodotto 3 diversi assetti strategici e organizzativi del SAPE – Base, Intermedio, Avanzato – che potranno essere attivati progressivamente dalle Province in funzione delle condizioni di partenza e delle scelte assunte. Il SAPE propone quindi una modularità delle sue componenti e si presta efficacemente e flessibilmente ad una sua pronta adozione in tutti i contesti provinciali.
Il modello avanzato si configura come un modello strategico-operativo basato su una Struttura funzionale efficace (Strumenti, Servizi e Staff) retta da un sistema organizzativo costituto da atti, organi e strumenti per la sostenibilità semplici e operativi
Al fine di rendere questi tre livelli applicativi coerenti, concreti e funzionali è stato attivato un percorso partecipativo che ha messo a confronto i modelli proposti con le Province aderenti che presentavano livelli differenti di strutturazione rispetto alle politiche europee e alla presenza di un Ufficio Europa al proprio interno. Questo approccio ha consentito di raccogliere idee, sollecitazioni e buone prassi operative per arricchire il modello di partenza e, allo stesso tempo, di verificare la bontà e la coerenza delle diverse proposte direttamente con i potenziali fruitori delle stesse. Il percorso è stato particolarmente ricco di spunti, sollecitazioni e proposte. Il desiderio delle Province di creare sinergie, collaborazioni e occasioni di scambio è emerso in tutti gli incontri e in tutte le occasioni attivate.
Per quanto attiene l’erogazione dei Servizi di Innovazione e Digitalizzazione, sono stati definiti alcuni profili di maturità e capacity dei servizi di innovazione erogati dalle Amministrazioni Provinciali ai comuni e agli enti locali del territorio di riferimento ed un’analisi SWOT. Nello specifico, l’attenzione è stata focalizzata su tre cluster di capacità organizzativa e skills, attraverso l’analisi della maturità digitale ed organizzativa di tre differenti modelli di gestione di CST:
o Struttura interna all’amministrazione provinciale/enti totalmente pubblica (modello pubblico);
o Società a capitale pubblico (modello in house);
o Forme di parziale esternalizzazione (modello PPP- Partenariato Pubblico Privato).
Per la definizione di un modello di Agenda Digitale locale, sono stati forniti degli spunti metodologici per organizzare, analizzare e studiare i bisogni dei singoli territori coinvolti e le priorità dei relativi comuni, così da individuare soluzioni e servizi innovativi efficaci da gestire in modalità associata.
C. La terza direttrice ha operato nel senso del potenziamento delle competenze del personale delle Province. È stato, quindi, attivato un percorso di miglioramento delle capacità tecnico professionali dei funzionari pubblici delle Province, attraverso l’analisi dei fabbisogni formativi, l’elaborazione di moduli formativi e la realizzazione dei percorsi formativi nei tre ambiti di servizio individuati. Il percorso, che ha previsto sessioni formative in presenza e a distanza, è stato costruito per offrire competenze, conoscenze e strumenti operativi con riferimento all’erogazione di servizi pubblici nei tre pilastri di intervento del progetto. I moduli formativi sono stati strutturati in tre livelli (base, medio e avanzato) per intercettare i diversi fabbisogni evidenziati dalle Province. Si è registrata una partecipazione molto ampia a tutte le edizioni da parte dei dipendenti delle Province (per un totale di n. 1991 risorse umane formate a fronte di N. 2096 ore di formazione erogate).
D. La quarta direttrice ha focalizzato l’attenzione sullo sviluppo e consolidamento di pratiche di collaborazione, creando una rete che mettesse insieme i territori e consentisse di erogare servizi di qualità in un’ottica di semplificazione amministrativa, di riduzione dei costi, di rilancio degli investimenti locali. Per questo motivo, UPI ha attivato reti tematiche nazionali nei tre settori di intervento del progetto (Stazione unica appaltante, Servizi Associati Politiche Europee e Servizi di Innovazione) e fornito supporto agli enti nell’adozione dei necessari piani di riassetto organizzativo e azioni di diffusione e trasferimento dei modelli.
Le reti tematiche hanno favorito lo scambio di pratiche e facilitato la condivisione e il mutuo apprendimento tra amministratori e funzionari. Per ciascuna rete è stato individuato un referente Provinciale e attivata una Task Force UPI formata da esperti con il compito di animare le reti. Sono stati organizzati 27 momenti di confronto delle reti durante i quali sono state approfondite le tematiche di interesse del sistema delle Province. Le reti sono state, infine, messe a sistema nel quadro della Piattaforma informatica Pi.Co. (www.pi-co.eu), strumento studiato per accompagnare le Province italiane in un percorso di trasformazione digitale teso a migliorare l’efficacia dei servizi previsti dal ruolo istituzionale dell’ente Provincia.
Al fine di fidelizzare il sistema delle Province, UPI ha provveduto a:
- sottoscrivere con ciascuna delle 76 Province delle RSO, all’avvio del progetto, specifici Protocolli di intesa di adesione preliminare alle attività progettuali e alle reti tematiche, nonché di condivisione della “mission” del progetto;
- Informare le Province in modo costante sullo stato di avanzamento delle attività progettuali, condividendone i risultati e la documentazione tecnica prodotta a supporto;
- Mettere a disposizione professionalità e know how specializzati nei settori di intervento, anche grazie al confronto con le tre Province partner;
- Rinnovare l’adesione politica al progetto mediante la stipula di Accordi di collaborazione per l’utilizzo della Piattaforma collaborativa Pi.Co.
APPALTI
A seguito dell’entrata in vigore del nuovo Codice dei Contratti Pubblici e per accompagnare il sistema delle Province nel periodo transitorio di passaggio dal “vecchio” al “nuovo” codice appalti, è stato realizzato da GANDINO PAIRE Studio di Avvocati, individuato tramite Avviso Pubblico Prot. n. 226 del 4 aprile 2023, un servizio di produzione di Manualistica a supporto delle SUA, che ha prodotto i seguenti tre (3) output:1. BUSSOLA, che consiste nella predisposizione di schede di lettura articolo per articolo del nuovo Codice, contemplanti un costante raffronto comparativo con la disciplina del D.lgs. 50/2016 e con quella delle direttive euro unitarie, di cui il nuovo Codice costituisce spesso fedele trasposizione. L'obiettivo è quello di mettere a disposizione, con un taglio snello e di agevole consultazione anche nella scelta della veste grafica, un vero e proprio manuale operativo che consenta di orientarsi nel nuovo panorama normativo, cogliendo con immediatezza le previsioni di natura innovativa. L’attivazione dei link ipertestuali agevola la “navigazione” tra le disposizioni del Codice.
2. LINEE GUIDA, dedicato al monitoraggio delle novità giurisprudenziali e di prassi, finalizzato a presidiare in particolare la messa a regime del nuovo codice. L’obiettivo è quello di mettere a disposizione pillole operative sull’applicazione delle singole disposizioni, unitamente alle prime indicazioni giurisprudenziali e di prassi.
3. FORMULARIO, dedicato alla standardizzazione delle procedure attraverso la definizione di modelli di atti amministrativi in attuazione delle disposizioni del nuovo Codice. L’obiettivo è quello di mettere a disposizione modelli-tipo che possano favorire uniformità procedimentale e promuovere lo sviluppo delle migliori pratiche, in affiancamento – e non in sostituzione – al ruolo svolto da ANAC ai sensi dell’art. 222, comma 2, del Codice. Ciascun modello, messo a disposizione anche in formato editabile, contiene indicazioni di compilazione, spesso alternative/opzionali, ed è ovviamente uno strumento di lavoro da adattare a ciascuna singola procedura ed a ciascun specifico quadro esigenziale. L’attivazione dei link ipertestuali agevola la “navigazione” tra i vari modelli.
In ragione dell’avvio del nuovo sistema di qualificazione delle stazioni appaltanti e delle centrali di committenza previsto nel nuovo Codice dei contratti pubblici, è stata, inoltre, condotta dalla ditta SCIAMLAB, selezionata con Avviso Pubblico Prot. 225 del 4 aprile 2023, un’indagine aggiornata sulle Stazioni Uniche Appaltanti (SUA) delle Province italiane delle Regioni a Statuto Ordinario, il cui obiettivo è stato quello di costruire un sistema di reportistica avanzato, per poter osservare e monitorare in modo continuativo l’operato delle stazioni appaltanti di rilievo per UPI, attraverso la lente costruita con i dati delle banche dati ufficiali. Le attività sono state concentrate a costituire un quadro conoscitivo aggiornato della situazione delle stazioni uniche appaltanti (SUA) delle Province a statuto ordinario, anche alla luce dell’istituzione dell’Anagrafe Unica delle Stazioni Appaltanti (AUSA) costituito presso ANAC e al relativo nuovo processo di qualificazione delle stazioni appaltanti. In particolare, l’indagine analizza gli effetti del cambiamento avvenuto con il nuovo Codice degli Appalti che dal 1° luglio rende obbligatoria la qualificazione delle stazioni appaltanti, per appalti sopra determinate soglie di importo. L’indagine è relativa al sistema delle Stazioni Uniche Appaltanti (SUA) o Centrali Uniche di Committenza (CUC) non solo delle 76 Province italiane delle Regioni a Statuto Ordinario, ma anche di 10 Province italiane delle regioni a statuto speciale (Sicilia e Sardegna), in totale 86 amministrazioni provinciali di riferimento che coprono tutto il territorio nazionale, tranne la Regione Friuli Venezia giulia, la Valle d’Aosta e le Province autonome di Trento e Bolzano. In alcune analisi sono utilizzati anche i dati delle 14 città metropolitane in ottica di comparazione. In totale cento (100) enti monitorati. Particolare attenzione è stata richiesta sia per gli appalti gestiti direttamente dalle Province nell’esercizio delle proprie funzioni, sia relativamente agli appalti in cui la Provincia fornisce servizi per conto degli enti locali del territorio. Infine, è stato realizzato un approfondimento sulle assegnazioni di finanziamenti dei progetti delle Province ed il livello di attuazione degli appalti nell’attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) e del Piano nazionale.
PIAO
Al fine di supportare le Province nell’adozione dei PIAO, è stata condotta dal Centro di Ricerca sul Valore Pubblico (CERVAP) del Dipartimento di Economia e Management dell’Università di Ferrara (selezionata tramite Avviso Pubblico N. 224 del 4 aprile 2023) l’“Analisi della qualità dei PIAO e proposte di Linee Guida ad hoc con riferimento alle Province italiane delle Regioni a Statuto ordinario”. Il progetto “UPIAO”, che si è basato sull’analisi dei PIAO 2022-2024 e 2023-2025 relativi a 25 Province Italiane (localizzate nelle 15 Regioni a statuto ordinario) che hanno approvato il PIAO 2023-2025 entro il 15.06.2023, si è posto i seguenti due (2) obiettivi:
O1) Fotografia e analisi SCIENTIFICA della qualità dei PIAO 2022-2024 e 2023-2025 delle Province delle Regioni a statuto ordinario, pubblicati entro il 15 giugno 2023, al fine di individuarne punti di forza e aree di miglioramento.
O2) Linee Guida OPERATIVE per la predisposizione dei PIAO delle Province delle Regioni a statuto ordinario, a partire dall’esercizio 2024-2026.
MODELLO ORGANIZZATIVO DELLA NUOVA PROVINCIA
Con l’obiettivo di assistere le Province nella riorganizzazione dei propri enti, sono stati, infine, elaborati da parte di due Docenti incaricati da UPI a seguito di avviso pubblico n. 95 del 21.02.2023 i seguenti Documenti di ricerca:
- “Il modello organizzativo della nuova Provincia: dalle fondamenta ad un’ipotesi di progettazione realizzativa”;
- “La Provincia tra nuove prospettive di riforma e ruolo di supporto ai comuni”.
FORMAZIONE
Nell’ambito della Linea di intervento L2 – Formazione e Capacity Building, successivamente all’attività di analisi desk e mappatura delle esperienze e parallelamente all’elaborazione dei modelli dei servizi, si è proceduto ad una ricognizione puntuale rispetto ai fabbisogni di competenze delle Province.
Il servizio di formazione è stato affidato da UPI, tramite procedura di cui all’art. 1, comma 2, lett. b) del D.L. n. 76/2020 e s.m.i., attraverso RDO MEPA n. 3106759 – Richiesta di Offerta Aperta nel Mercato Elettronico della Pubblica Amministrazione (MEPA), al RTI TorVergata/Promo.PA per il Lotto 1 – SUA, nonché alla ditta QSM S.r.l. per il Lotto 2 - SAPE e per il Lotto 3 - SIT.
Il percorso formativo è stato orientato al potenziamento delle capacità tecnico professionali del personale delle 76 Province delle Regioni a Statuto Ordinario nelle materie dei tre ambiti di intervento del progetto (Settore Appalti, Settore Europa e Settore Innovazione).
Per ciascun settore/Lotto, sono state realizzate le seguenti attività:
- Impostazione e condivisione con UPI della metodologia di analisi dei fabbisogni;
- Analisi desk delle informazioni;
- Elaborazione dei programmi di formazione e delle piattaforme e-learning;
- Impostazione form iscrizione corsi ed implementazione;
- Organizzazione del Workshop di lancio della formazione a Roma (24/01/2023);
- Erogazione dei moduli formativi.
Il percorso, che ha previsto sessioni formative in presenza e a distanza, è stato costruito per offrire competenze, conoscenze e strumenti operativi con riferimento all’erogazione di servizi pubblici nei tre pilastri di intervento del progetto. I tre percorsi formativi (Appalti, Europa, Innovazione e Digitalizzazione) sono stati a loro volta suddivisi in 3 distinti livelli/qualifiche (Base, Intermedio e Avanzato), differenziati per articolazione, obiettivi e durata.
Molto ampia la partecipazione da parte dei dipendenti delle Province a tutte le edizioni realizzate. Nel complesso, sono stati raggiunti i seguenti risultati:
• Per la tematica SUA sono state erogate 620 ore di formazione su 115 moduli formativi articolati su 155 giornate con un totale di 963 iscritti ai corsi.
• Per la tematica SAPE sono state erogate 628 ore di formazione su 67 moduli formativi articolati su 138 giornate con un totale di 327 iscritti ai corsi.
• Per la tematica INNOVAZIONE sono state erogate 848 ore di formazione su 183 moduli formativi, calendarizzati su 116 giornate, con un totale di 701 iscritti ai corsi.
Il percorso di formazione ha prodotto un totale di N. 2096 ore di formazione erogate e N. 1991 risorse umane delle Province formate.
Per ciascuna tematica stati organizzati Workshop di lancio (24/01/2023) e di chiusura delle sessioni formative a Roma in presenza (24/01/2023 per il settore Appalti e 27/09/2023 per i settori Europa e Innovazione).
Nel periodo in questione l’UPI ha, inoltre, organizzato un ciclo di 5 seminari per l’aggiornamento e la formazione del personale impegnato nella comunicazione delle Province e delle UPI Regionali, a partire dagli uffici stampa, con un totale di N. 543 iscritti. Il servizio è stato realizzato dalla ditta Roale Comunicazione S.r.l. selezionata tramite RDO su MEPA n. 3466129 del 06/03/2023 L’efficacia della comunicazione è essenziale per ricostruire un corretto rapporto di informazione con i territori e le comunità, con i cittadini, con il mondo imprenditoriale, con le forze sociali, con i media. Gli eventi di aggiornamento hanno avuto l’obiettivo di aggiornare il personale di comunicazione in modo da avere tutti gli strumenti per promuovere un racconto quotidiano di ciò che le Province fanno, degli investimenti posti in campo, del ruolo chiave di regia e coordinamento degli attori del territorio, valorizzando i risultati del progetto “Province&Comuni, attraverso cui gli enti stanno costruendo nuove conoscenze e modelli organizzativi.
PIATTAFORMA COLLABORATIVA
La Linea di Intervento L3 “Sviluppo di strumenti informatici a supporto” è stata dedicata alla promozione della digitalizzazione dei servizi offerti dagli enti locali. A tal fine, è stata progettata e realizzata la piattaforma collaborativa Pi.Co. (www.pi-co.eu), uno spazio condiviso di conoscenza, confronto e scambio di buone pratiche, nonché di gestione associata delle funzioni e dei servizi relativi ai tre (3) ambiti progettuali di intervento: Stazione Unica Appaltante (SUA), Servizio Associato Politiche Europee (SAPE), e Servizi Innovativi Territoriali (SIT). Il servizio è stato realizzato dal RTI costituito dalle ditte 3p ITALIA, COMDATA, EASY GOV SOLUTIONS, MARTINO & PARTNERS, individuato a seguito di procedura aperta mediante Piattaforma telematica Sintel, ai sensi degli artt. 40, 58 e 60 del D.Lgs. n. 50/2016 “Codice dei contratti pubblici di lavori, servizi, forniture e concessioni” e dell’art. 2 del D.L. 76/2020 così come convertito dalla L. 120/2020 e s.m.i.del 10 novembre 2022. Le 76 Province e le UPI regionali hanno sottoscritto con UPI Accordi di Collaborazione finalizzati all’utilizzo della piattaforma tecnologica nazionale del progetto “Province & Comuni” e all’implementazione dei contenuti della piattaforma per le parti di rispettiva competenza, alla formazione sull’uso della stessa, e all’utilizzo dei servizi con particolare riferimento ai seguenti ambiti:
- Stazione Unica Appaltante (SUA);
- Servizio Associato Politiche Europee (SAPE);
- Servizi Innovativi Territoriali (SIT).
La Piattaforma Pi.Co. facilita l’attività di supporto alle Province svolta da UPI e, al contempo, sviluppa connessioni multilivello tra Province, Comuni e UPI regionali, creando una community pensata per favorire lo scambio di esperienze e la condivisione delle migliori pratiche. Inoltre, semplifica e agevola l’aggiornamento sulle tematiche legate ai servizi erogati e all’esercizio delle funzioni fondamentali delle Province.
In particolare, la Piattaforma Collaborativa Pi.Co. fornisce supporto alle Province attraverso due tipologie di strumenti: i “moduli orizzontali”, che operano a diversi livelli (dall'UPI e dalle UPI regionali alle Province, tra Province, e dalle Province ai Comuni o altri enti del territorio), e i “moduli verticali”, che offrono operatività specifica sui servizi SUA, SAPE e SIT.
La struttura informatica alla base della Piattaforma è progettata con un’architettura che garantisce la massima granularità nella diffusione e protezione delle informazioni e dei dati. Grazie alla creazione di molteplici istanze, intese come “repliche in scala ridotta” della Piattaforma Pi.Co., ogni ente può condividere i contenuti collaborativi all’interno dei propri territori di competenza. In base a uno schema piramidale, i contenuti erogati da UPI saranno accessibili a tutti gli utenti della Piattaforma, quelli delle UPI regionali saranno visibili nelle rispettive Province, e quelli delle Province saranno disponibili agli enti del proprio territorio.
Gli strumenti operativi, invece, sono riservati esclusivamente alle Province ed agli enti territoriali ai quali viene rivolta l’attività di supporto.
C) Erogazione di formazione al personale delle Province per aumentarne le competenze;
D) Attivazione di reti di collaborazione tra UPI, le Province e tra queste e i Comuni del loro territorio.
- Con la prima direttrice UPI ha inteso, attraverso il servizio affidato al Dipartimento di Scienze Politiche dell’Università di Perugia, rilevare in maniera approfondita le esperienze delle Province su tutto il territorio nazionale nei tre settori di riferimento del progetto. Da questa mappatura sono emerse, sulla base di una serie di indicatori prestabiliti, alcune buone pratiche da replicare a livello nazionale. Tra queste, le eccellenze rappresentate dalla Provincia di Treviso per la SUA, dalla Provincia di Brescia per il SAPE e dalla Provincia di Pesaro e Urbino per il SIT. Le tre Province sono state quindi inserite nel progetto in qualità di partner e hanno collaborato attivamente con UPI per la costruzione dei modelli di riferimento.
Al termine dell’attività di analisi desk e mappatura delle esperienze, (clicca qui per scaricare il documento) nei 3 ambiti di intervento individuati sono stati organizzati e realizzati dalla Fondazione Promo P.A. tavoli locali di confronto che, sulla base dei dati raccolti nel corso della fase di analisi, hanno affrontato i principali scenari ipotizzabili e auspicabili in termini di opportunità/criticità nell’organizzazione e gestione di servizi territoriali comuni. I Tavoli di confronto sono stati gestiti con la tecnica del Focus Group con l’obiettivo di far emergere, per ciascuno dei tre ambiti di intervento, il fabbisogno di competenze a livello locale, sia rispetto alle funzioni gestionali che a quelle organizzative e mettendo in evidenza le esigenze di relazione e comunicazione del sistema.
- La seconda direttrice ha puntato ad elaborare, sulla base delle best practices individuate nell’ambito delle Province nei tre ambiti di riferimento (Appalti, Europa, Innovazione), tre (3) modelli organizzativi cui tendere, accompagnati da schemi di Convenzioni e modelli documentali standard messi a disposizione di tutti gli enti (per un totale di n. 18 modelli realizzati).
Per la SUA, si è partiti dall’analisi del modello strutturato della Provincia di Treviso per individuarne gli elementi fondamentali e derivarne un modello avanzato, caratterizzato da flessibilità e modularità tali da poter essere implementato, a discrezione di ogni singola Provincia, con la gradualità adatta ai propri ritmi di sviluppo strutturale.
Il modello è stato progettato per massimizzare il valore aggiunto dato dalla SUA relativamente a:
- Qualità e completezza del servizio ai Comuni convenzionati;
- Efficienza, trasparenza, regolarità ed economicità della gestione dei contratti pubblici.
L’attività di modellizzazione è stata accompagnata da un ampio confronto con le Province, al fine di raccogliere un numero maggiore di contributi e garantire la copertura del modello rispetto alle esigenze.
Come parte integrante del modello sono stati identificati e formulati alcuni standard documentali, a partire dalla Convenzione fra i Comuni e la SUA, con l’obiettivo di rendere tali documenti:
-
- Formulati in modo eccellente dal punto di vista giuridico e amministrativo;
- Flessibili/modulabili, per soddisfare le esigenze specifiche delle diverse Province.
Oltre al modello avanzato, sono stati definiti anche i modelli Intermedio e Base, al fine di delineare un percorso di riferimento per le Province, che a partire dalla costituzione della SUA, attraverso l’adozione di modelli sempre più articolati potranno raggiungere il grado di complessità adeguato ai propri obiettivi e alla propria struttura.
Il SAPE è stato strutturato a partire dall’esperienza del SEAV – Servizio Europa d’Area Vasta della Provincia di Brescia. L’obiettivo principale del percorso è stato quello di rendere accessibile il SAPE a tutte le Province italiane attraverso l’individuazione di soluzioni amministrative, organizzative e tecniche che tenessero conto dei diversi livelli di eterogeneità presenti a livello territoriale rispetto agli assetti istituzionali, alle condizioni socioeconomiche e alle peculiarità locali.
Il percorso di modellizzazione ha prodotto 3 diversi assetti strategici e organizzativi del SAPE – Base, Intermedio, Avanzato – che potranno essere attivati progressivamente dalle Province in funzione delle condizioni di partenza e delle scelte assunte. Il SAPE propone quindi una modularità delle sue componenti e si presta efficacemente e flessibilmente ad una sua pronta adozione in tutti i contesti provinciali.
Il modello avanzato si configura come un modello strategico-operativo basato su una Struttura funzionale efficace (Strumenti, Servizi e Staff) retta da un sistema organizzativo costituto da atti, organi e strumenti per la sostenibilità semplici e operativi
Al fine di rendere questi tre livelli applicativi coerenti, concreti e funzionali è stato attivato un percorso partecipativo che ha messo a confronto i modelli proposti con le Province aderenti che presentavano livelli differenti di strutturazione rispetto alle politiche europee e alla presenza di un Ufficio Europa al proprio interno. Questo approccio ha consentito di raccogliere idee, sollecitazioni e buone prassi operative per arricchire il modello di partenza e, allo stesso tempo, di verificare la bontà e la coerenza delle diverse proposte direttamente con i potenziali fruitori delle stesse. Il percorso è stato particolarmente ricco di spunti, sollecitazioni e proposte. Il desiderio delle Province di creare sinergie, collaborazioni e occasioni di scambio è emerso in tutti gli incontri e in tutte le occasioni attivate.
Per quanto attiene l’erogazione dei Servizi di Innovazione e Digitalizzazione, sono stati definiti alcuni profili di maturità e capacity dei servizi di innovazione erogati dalle Amministrazioni Provinciali ai comuni e agli enti locali del territorio di riferimento ed un’analisi SWOT. Nello specifico, l’attenzione è stata focalizzata su tre cluster di capacità organizzativa e skills, attraverso l’analisi della maturità digitale ed organizzativa di tre differenti modelli di gestione di CST:
- Struttura interna all’amministrazione provinciale/enti totalmente pubblica (modello pubblico);
- Società a capitale pubblico (modello in house);
- Forme di parziale esternalizzazione (modello PPP- Partenariato Pubblico Privato).
Per la definizione di un modello di Agenda Digitale locale, sono stati forniti degli spunti metodologici per organizzare, analizzare e studiare i bisogni dei singoli territori coinvolti e le priorità dei relativi comuni, così da individuare soluzioni e servizi innovativi efficaci da gestire in modalità associata.
- La terza direttrice ha operato nel senso del potenziamento delle competenze del personale delle Province. È stato, quindi, attivato un percorso di miglioramento delle capacità tecnico professionali dei funzionari pubblici delle Province, attraverso l’analisi dei fabbisogni formativi, l’elaborazione di moduli formativi e la realizzazione dei percorsi formativi nei tre ambiti di servizio individuati. Il percorso, che ha previsto sessioni formative in presenza e a distanza, è stato costruito per offrire competenze, conoscenze e strumenti operativi con riferimento all’erogazione di servizi pubblici nei tre pilastri di intervento del progetto. I moduli formativi sono stati strutturati in tre livelli (base, medio e avanzato) per intercettare i diversi fabbisogni evidenziati dalle Province. Si è registrata una partecipazione molto ampia a tutte le edizioni da parte dei dipendenti delle Province (per un totale di n. 1991 risorse umane formate a fronte di N. 2096 ore di formazione erogate).
- La quarta direttrice ha focalizzato l’attenzione sullo sviluppo e consolidamento di pratiche di collaborazione, creando una rete che mettesse insieme i territori e consentisse di erogare servizi di qualità in un’ottica di semplificazione amministrativa, di riduzione dei costi, di rilancio degli investimenti locali. Per questo motivo, UPI ha attivato reti tematiche nazionali nei tre settori di intervento del progetto (Stazione unica appaltante, Servizi Associati Politiche Europee e Servizi di Innovazione) e fornito supporto agli enti nell’adozione dei necessari piani di riassetto organizzativo e azioni di diffusione e trasferimento dei modelli.
Al fine di fidelizzare il sistema delle Province, UPI ha provveduto a:
- sottoscrivere con ciascuna delle 76 Province delle RSO, all’avvio del progetto, specifici Protocolli di intesa di adesione preliminare alle attività progettuali e alle reti tematiche, nonché di condivisione della “mission” del progetto;
- Informare le Province in modo costante sullo stato di avanzamento delle attività progettuali, condividendone i risultati e la documentazione tecnica prodotta a supporto;
- mettere a disposizione professionalità e know how specializzati nei settori di intervento, anche grazie al confronto con le tre Province partner;
- rinnovare l’adesione politica al progetto mediante la stipula di Accordi di collaborazione per l’utilizzo della Piattaforma collaborativa Pi.Co.
Una grande sfida per individuare la Provincia del domani, una nuova visione che proietti l’ente Provincia verso il futuro, in grado di agire come “Casa dei Comuni” e fare rete. La mission impegnativa che l’Unione delle Province d’Italia si è posta con il progetto “Province & Comuni” è proprio quella di accompagnare le 76 amministrazioni provinciali a statuto ordinario in un nuovo progetto di riforma, che rilanci le Province e le renda capaci di supportare i Comuni, basandosi sulla condivisione dei bisogni e sull’individuazione di soluzioni in modalità associata
Un modello più efficiente di amministrazione locale
Primo esempio a livello nazionale di progetto unitario e sostenibile per il rilancio del ruolo degli enti di area vasta a supporto dei Comuni, “Province & Comuni” si configura come un intervento di sistema. Definire modelli di governance che rispondano ad un’unica strategia nazionale per assicurare standard unitari nell’erogazione di servizi pubblici. Questa la sfida del progetto promosso da UPI, un’iniziativa strategica per il sistema della Province che intende definire e sostenere le azioni e gli interventi necessari per promuovere un modello più efficiente di amministrazione locale.
Il progetto nasce dalla consapevolezza da parte delle Province circa la necessità di implementare una strategia unitaria e di sistema della governance territoriale che assicuri la modernizzazione del sistema amministrativo locale e implementi lo sviluppo socioeconomico dei territori, attraverso la collaborazione tra la Provincia, quale ente in grado di pianificare e gestire servizi comuni integrando dati e informazioni territoriali, e i Comuni singoli o associati.
Un nuovo sistema di servizi di supporto ai Comuni
Le sfide previste dalla programmazione dei Fondi europei 2014-2020 e 2021-2027 impongono agli enti locali di mettere in sinergia risorse, professionalità e strutture, per migliorare le capacità sia di progettazione e di acquisizione delle risorse sia di realizzazione, gestione e rendicontazione degli interventi e dei progetti introdotti. Allo stesso modo, i percorsi e gli strumenti di digitalizzazione previsti dalla normativa nazionale – a partire dal Codice dell’Amministrazione Digitale (CAD) – prevedono espressamente la possibilità di esercizio associato delle funzioni connesse alla transizione digitale negli enti locali e necessitano di centri di competenza sulla digitalizzazione che le Province, come “Case dei Comuni”, possono adeguatamente sviluppare, individuando i bisogni prioritari all’interno del proprio territorio, governando e stimolando lo sviluppo delle competenze digitali nella PA locale.
Accompagnando il percorso avviato dalla legge 56/14, “Province & Comuni” si è proposto di realizzare un nuovo sistema di servizi di supporto ai Comuni, per promuovere un modello più efficiente di amministrazione locale, caratterizzato dalla riduzione della spesa pubblica, dall’aumento delle competenze del personale e dalla razionalizzazione dell’impiego delle risorse umane qualificate degli enti locali. Questo, in piena coerenza con quanto previsto dalla legge di riforma degli enti locali e con gli obiettivi del PON “Governance e capacità istituzionale” 2014 -2020 FESR- FSE, nonché con le linee Programmatiche del Ministro per la Pubblica Amministrazione e gli obiettivi del PNRR.
I tre pilastri, tra loro interconnessi, del nuovo Sistema di servizi di supporto ai Comuni sono:
- Stazione unica appaltante su lavori, forniture e servizi, per razionalizzare la spesa pubblica negli enti locali;
- Progettazione e start up del Servizio Associato Politiche Europee, per migliorare la capacità di attuazione e utilizzo dei Fondi europei da parte delle comunità locali;
- Servizi di innovazione, raccolta ed elaborazione dati, per diffondere i servizi digitali offerti dalle Province, guidando gli Enti locali verso una matura e piena fase di digitalizzazione dei propri procedimenti.
- Sviluppo di modelli di servizi ai Comuni
- Formazione e capacity building
- Sviluppo di strumenti informatici a supporto
- Networking e trasferimento dei modelli
20/05/2020
Data fine progetto
30/06/2026
Durata Progetto
73 mesi
Beneficiario
Unione delle Province d’Italia (UPI)
Partner
Province di Brescia, Pesaro e Urbino e Treviso
Destinatario/i
Le 76 Province Regioni a Statuto Ordinario (RSO), intese come hub del governo locale, e loro Amministratori, Dirigenti e Funzionari
Le 10 Province delle Regioni a Statuto Speciale (RSO), Sicilia e Sardegna
Obiettivi generali
- Migliorare la capacità amministrativa degli enti locali e razionalizzare la spesa pubblica.
- Favorire una strategia unitaria di sviluppo territoriale
Obiettivi operativi
- Migliorare le capacità tecnico professionali dei funzionari pubblici delle Province.
- Promuovere la digitalizzazione dei servizi offerti dagli enti locali.
- Promuovere la capacità delle Province di erogare servizi ai Comuni.
- Attivare processi cooperativi tra Province e Comuni del territorio.
- Rafforzare il modello organizzativo provinciale
Province Coinvolte
L'Aquila
Pescara
Teramo
Matera
Potenza
Catanzaro
Cosenza
Crotone
Vibo Valentia
Avellino
Benevento
Caserta
Salerno
Ferrara
Forlì-Cesena
Modena
Parma
Piacenza
Ravenna
Reggio Emilia
Rimini
Frosinone
Latina
Rieti
Viterbo
Imperia
La Spezia
Savona
Bergamo
Brescia
Como
Cremona
Lecco
Lodi
Mantova
Monza e della Brianza
Pavia
Sondrio
Varese
Ancona
Ascoli Piceno
Fermo
Macerata
Pesaro e Urbino
Campobasso
Isernia
Alessandria
Asti
Biella
Cuneo
Novara
Verbano-Cusio-Ossola
Vercelli
Barletta-Andria-Trani
Brindisi
Foggia
Lecce
Taranto
Arezzo
Grosseto
Livorno
Lucca
Massa-Carrara
Pisa
Pistoia
Prato
Siena
Perugia
Terni
Belluno
Padova
Rovigo
Treviso
Verona
Vicenza
Province della Regione Sardegna
Nuoro
Sassari
Oristano
Sud Sardegna
Liberi Consorzi Comunali della Regione Sicilia
Agrigento
Caltanissetta
Enna
Ragusa
Siracusa
Trapani
STATO DI AVANZAMENTO
APPALTI
A seguito dell’entrata in vigore del nuovo Codice dei Contratti Pubblici e per accompagnare il sistema delle Province nel periodo transitorio di passaggio dal “vecchio” al “nuovo” codice appalti, è stato realizzato da GANDINO PAIRE Studio di Avvocati, individuato tramite Avviso Pubblico Prot. n. 226 del 4 aprile 2023, un servizio di produzione di Manualistica a supporto delle SUA, che ha prodotto i seguenti tre (3) output:
- BUSSOLA, che consiste nella predisposizione di schede di lettura articolo per articolo del nuovo Codice, contemplanti un costante raffronto comparativo con la disciplina del D.lgs. 50/2016 e con quella delle direttive euro unitarie, di cui il nuovo Codice costituisce spesso fedele trasposizione. L'obiettivo è quello di mettere a disposizione, con un taglio snello e di agevole consultazione anche nella scelta della veste grafica, un vero e proprio manuale operativo che consenta di orientarsi nel nuovo panorama normativo, cogliendo con immediatezza le previsioni di natura innovativa. L’attivazione dei link ipertestuali agevola la “navigazione” tra le disposizioni del Codice.
- LINEE GUIDA, dedicato al monitoraggio delle novità giurisprudenziali e di prassi, finalizzato a presidiare in particolare la messa a regime del nuovo codice. L’obiettivo è quello di mettere a disposizione pillole operative sull’applicazione delle singole disposizioni, unitamente alle prime indicazioni giurisprudenziali e di prassi.
- FORMULARIO, dedicato alla standardizzazione delle procedure attraverso la definizione di modelli di atti amministrativi in attuazione delle disposizioni del nuovo Codice. L’obiettivo è quello di mettere a disposizione modelli-tipo che possano favorire uniformità procedimentale e promuovere lo sviluppo delle migliori pratiche, in affiancamento – e non in sostituzione – al ruolo svolto da ANAC ai sensi dell’art. 222, comma 2, del Codice. Ciascun modello, messo a disposizione anche in formato editabile, contiene indicazioni di compilazione, spesso alternative/opzionali, ed è ovviamente uno strumento di lavoro da adattare a ciascuna singola procedura ed a ciascun specifico quadro esigenziale. L’attivazione dei link ipertestuali agevola la “navigazione” tra i vari modelli.
In ragione dell’avvio del nuovo sistema di qualificazione delle stazioni appaltanti e delle centrali di committenza previsto nel nuovo Codice dei contratti pubblici, è stata, inoltre, condotta dalla ditta SCIAMLAB, selezionata con Avviso Pubblico Prot. 225 del 4 aprile 2023,un’indagine aggiornata sulle Stazioni Uniche Appaltanti (SUA) delle Province italiane delle Regioni a Statuto Ordinario, il cui obiettivo è stato quello di costruire un sistema di reportistica avanzato, per poter osservare e monitorare in modo continuativo l’operato delle stazioni appaltanti di rilievo per UPI, attraverso la lente costruita con i dati delle banche dati ufficiali. Le attività sono state concentrate a costituire un quadro conoscitivo aggiornato della situazione delle stazioni uniche appaltanti (SUA) delle Province a statuto ordinario, anche alla luce dell’istituzione dell’Anagrafe Unica delle Stazioni Appaltanti (AUSA) costituito presso ANAC e al relativo nuovo processo di qualificazione delle stazioni appaltanti. In particolare, l’indagine analizza gli effetti del cambiamento avvenuto con il nuovo Codice degli Appalti che dal 1° luglio rende obbligatoria la qualificazione delle stazioni appaltanti, per appalti sopra determinate soglie di importo. L’indagine è relativa al sistema delle Stazioni Uniche Appaltanti (SUA) o Centrali Uniche di Committenza (CUC) non solo delle 76 Province italiane delle Regioni a Statuto Ordinario, ma anche di 10 Province italiane delle regioni a statuto speciale (Sicilia e Sardegna), in totale 86 amministrazioni provinciali di riferimento che coprono tutto il territorio nazionale, tranne la Regione Friuli Venezia giulia, la Valle d’Aosta e le Province autonome di Trento e Bolzano. In alcune analisi sono utilizzati anche i dati delle 14 città metropolitane in ottica di comparazione. In totale cento (100) enti monitorati. Particolare attenzione è stata richiesta sia per gli appalti gestiti direttamente dalle Province nell’esercizio delle proprie funzioni, sia relativamente agli appalti in cui la Provincia fornisce servizi per conto degli enti locali del territorio. Infine, è stato realizzato un approfondimento sulle assegnazioni di finanziamenti dei progetti delle Province ed il livello di attuazione degli appalti nell’attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) e del Piano nazionale.
PIAO
Al fine di supportare le Province nell’adozione dei PIAO, è stata condotta dal Centro di Ricerca sul Valore Pubblico (CERVAP) del Dipartimento di Economia e Management dell’Università di Ferrara (selezionata tramite Avviso Pubblico N. 224 del 4 aprile 2023) l’Analisi della qualità dei PIAO e proposte di Linee Guida ad hoc con riferimento alle Province italiane delle Regioni a Statuto ordinario”. Il progetto “UPIAO”, che si è basato sull’analisi dei PIAO 2022-2024 e 2023-2025 relativi a 25 Province Italiane (localizzate nelle 15 Regioni a statuto ordinario) che hanno approvato il PIAO 2023-2025 entro il 15.06.2023, si è posto i seguenti due (2) obiettivi:
O1) Fotografia e analisi SCIENTIFICA della qualità dei PIAO 2022-2024 e 2023-2025 delle Province delle Regioni a statuto ordinario, pubblicati entro il 15 giugno 2023, al fine di individuarne punti di forza e aree di miglioramento.
O2) Linee Guida OPERATIVE per la predisposizione dei PIAO delle Province delle Regioni a statuto ordinario, a partire dall’esercizio 2024-2026.
MODELLO ORGANIZZATIVO DELLA NUOVA PROVINCIA
Con l’obiettivo di assistere le Province nella riorganizzazione dei propri enti, sono stati, infine, elaborati da parte di due Docenti incaricati da UPI a seguito di avviso pubblico n. 95 del 21.02.2023 i seguenti Documenti di ricerca:
- “Il modello organizzativo della nuova Provincia: dalle fondamenta ad un’ipotesi di progettazione realizzativa”;
- “La Provincia tra nuove prospettive di riforma e ruolo di supporto ai comuni”.
FORMAZIONE
Nell’ambito della Linea di intervento L2 – Formazione e Capacity Building, successivamente all’attività di analisi desk e mappatura delle esperienze e parallelamente all’elaborazione dei modelli dei servizi, si è proceduto ad una ricognizione puntuale rispetto ai fabbisogni di competenze delle Province.Il servizio di formazione è stato affidato da UPI, tramite procedura di cui all’art. 1, comma 2, lett. b) del D.L. n. 76/2020 e s.m.i., attraverso RDO MEPA n. 3106759 – Richiesta di Offerta Aperta nel Mercato Elettronico della Pubblica Amministrazione (MEPA), al RTI TorVergata/Promo.PA per il Lotto 1 – SUA, nonché alla ditta QSM S.r.l. per il Lotto 2 - SAPE e per il Lotto 3 - SIT.
Il percorso formativo è stato orientato al potenziamento delle capacità tecnico professionali del personale delle 76 Province delle Regioni a Statuto Ordinario nelle materie dei tre ambiti di intervento del progetto (Settore Appalti, Settore Europa e Settore Innovazione).
Per ciascun settore/Lotto, sono state realizzate le seguenti attività:
- Impostazione e condivisione con UPI della metodologia di analisi dei fabbisogni;
- Analisi desk delle informazioni;
- Elaborazione dei programmi di formazione e delle piattaforme e-learning;
- Impostazione form iscrizione corsi ed implementazione;
- Organizzazione del Workshop di lancio della formazione a Roma (24/01/2023);
- Erogazione dei moduli formativi.
Il percorso, che ha previsto sessioni formative in presenza e a distanza, è stato costruito per offrire competenze, conoscenze e strumenti operativi con riferimento all’erogazione di servizi pubblici nei tre pilastri di intervento del progetto. I tre percorsi formativi (Appalti, Europa, Innovazione e Digitalizzazione) sono stati a loro volta suddivisi in 3 distinti livelli/qualifiche (Base, Intermedio e Avanzato), differenziati per articolazione, obiettivi e durata.
Molto ampia la partecipazione da parte dei dipendenti delle Province a tutte le edizioni realizzate. Nel complesso, sono stati raggiunti i seguenti risultati:
- Per la tematica SUA sono state erogate 620 ore di formazione su 115 moduli formativi articolati su 155 giornate con un totale di 963 iscritti ai corsi.
- Per la tematica SAPE sono state erogate 628 ore di formazione su 67 moduli formativi articolati su 138 giornate con un totale di 327 iscritti ai corsi.
- Per la tematica INNOVAZIONE sono state erogate 848 ore di formazione su 183 moduli formativi, calendarizzati su 116 giornate, con un totale di 701 iscritti ai corsi.
Il percorso di formazione ha prodotto un totale di N. 2096 ore di formazione erogate e N. 1991 risorse umane delle Province formate.
Per ciascuna tematica stati organizzati Workshop di lancio (24/01/2023) e di chiusura delle sessioni formative a Roma in presenza (24/01/2023 per il settore Appalti e 27/09/2023 per i settori Europa e Innovazione).
Nel periodo in questione l’UPI ha, inoltre, organizzato un ciclo di 5 seminari per l’aggiornamento e la formazione del personale impegnato nella comunicazione delle Province e delle UPI Regionali, a partire dagli uffici stampa, con un totale di N. 543 iscritti. Il servizio è stato realizzato dalla ditta Roale Comunicazione S.r.l. selezionata tramite RDO su MEPA n. 3466129 del 06/03/2023 L’efficacia della comunicazione è essenziale per ricostruire un corretto rapporto di informazione con i territori e le comunità, con i cittadini, con il mondo imprenditoriale, con le forze sociali, con i media. Gli eventi di aggiornamento hanno avuto l’obiettivo di aggiornare il personale di comunicazione in modo da avere tutti gli strumenti per promuovere un racconto quotidiano di ciò che le Province fanno, degli investimenti posti in campo, del ruolo chiave di regia e coordinamento degli attori del territorio, valorizzando i risultati del progetto “Province&Comuni, attraverso cui gli enti stanno costruendo nuove conoscenze e modelli organizzativi.
PIATTAFORMA COLLABORATIVA
La Linea di Intervento L3 “Sviluppo di strumenti informatici a supporto” è stata dedicata alla promozione della digitalizzazione dei servizi offerti dagli enti locali. A tal fine, è stata progettata e realizzata la piattaforma collaborativa Pi.Co. (www.pi-co.eu), uno spazio condiviso di conoscenza, confronto e scambio di buone pratiche, nonché di gestione associata delle funzioni e dei servizi relativi ai tre (3) ambiti progettuali di intervento: Stazione Unica Appaltante (SUA), Servizio Associato Politiche Europee (SAPE), e Servizi Innovativi Territoriali (SIT). Il servizio è stato realizzato dal RTI costituito dalle ditte 3p ITALIA, COMDATA, EASY GOV SOLUTIONS, MARTINO & PARTNERS, individuato a seguito di procedura aperta mediante Piattaforma telematica Sintel, ai sensi degli artt. 40, 58 e 60 del D.Lgs. n. 50/2016 “Codice dei contratti pubblici di lavori, servizi, forniture e concessioni” e dell’art. 2 del D.L. 76/2020 così come convertito dalla L. 120/2020 e s.m.i.del 10 novembre 2022. Le 76 Province e le UPI regionali hanno sottoscritto con UPI Accordi di Collaborazione finalizzati all’utilizzo della piattaforma tecnologica nazionale del progetto “Province & Comuni” e all’implementazione dei contenuti della piattaforma per le parti di rispettiva competenza, alla formazione sull’uso della stessa, e all’utilizzo dei servizi con particolare riferimento ai seguenti ambiti:- Stazione Unica Appaltante (SUA);
- Servizio Associato Politiche Europee (SAPE);
- Servizi Innovativi Territoriali (SIT).
La Piattaforma Pi.Co. facilita l’attività di supporto alle Province svolta da UPI e, al contempo, sviluppa connessioni multilivello tra Province, Comuni e UPI regionali, creando una community pensata per favorire lo scambio di esperienze e la condivisione delle migliori pratiche. Inoltre, semplifica e agevola l’aggiornamento sulle tematiche legate ai servizi erogati e all’esercizio delle funzioni fondamentali delle Province.
In particolare, la Piattaforma Collaborativa Pi.Co. fornisce supporto alle Province attraverso due tipologie di strumenti: i “moduli orizzontali”, che operano a diversi livelli (dall'UPI e dalle UPI regionali alle Province, tra Province, e dalle Province ai Comuni o altri enti del territorio), e i “moduli verticali”, che offrono operatività specifica sui servizi SUA, SAPE e SIT.
La struttura informatica alla base della Piattaforma è progettata con un’architettura che garantisce la massima granularità nella diffusione e protezione delle informazioni e dei dati. Grazie alla creazione di molteplici istanze, intese come “repliche in scala ridotta” della Piattaforma Pi.Co., ogni ente può condividere i contenuti collaborativi all’interno dei propri territori di competenza. In base a uno schema piramidale, i contenuti erogati da UPI saranno accessibili a tutti gli utenti della Piattaforma, quelli delle UPI regionali saranno visibili nelle rispettive Province, e quelli delle Province saranno disponibili agli enti del proprio territorio.
Gli strumenti operativi, invece, sono riservati esclusivamente alle Province ed agli enti territoriali ai quali viene rivolta l’attività di supporto.
ATTIVITA’ SPECIFICHE DI SUPPORTO ALLE PROVINCE
Attualmente il Progetto è entrato nella seconda fase di esecuzione in cui si intende proseguire lungo la direttrice volta a potenziare la capacità delle amministrazioni Provinciali di erogare servizi ai Comuni nei tre settori (Appalti, Europa, Innovazione e Digitalizzazione).
Dall’altro lato, si sta agendo nello specifico con riferimento ai seguenti temi:
POLITICHE DEL PERSONALE: il progetto interviene in un quarto ambito, ovvero le politiche del personale. In questo ultimo settore si sta infatti svolgendo un’azione di mappatura della situazione esistente nelle 76 Province delle Regioni a Statuto Ordinario (RSO) e nelle 10 Province della Sicilia e della Sardegna in merito alle politiche del personale, sia in generale con riferimento all’evoluzione della situazione delle Province in questo settore, sia puntualmente rispetto ai servizi erogati ai Comuni in materia, attraverso la somministrazione di questionari e interviste.
Si procederà quindi alla costruzione di due modelli organizzativi di servizi di supporto ai Comuni in tema di politiche del personale (uno avanzato a tendere ed uno base) sulla base delle buone pratiche che saranno individuate attraverso la costituzione di tavoli locali di confronto con le amministrazioni provinciali. La costruzione dei modelli sarà funzionale all’elaborazione del nuovo modulo verticale sulla Piattaforma Pi.Co. dedicato alle politiche del personale.
PIAO: si proseguirà nell’attività di supporto alle Province nell’attuazione dei PIAO puntando ad una revisione completa e ragionata del modello organizzativo provinciale per un ottimale esercizio delle funzioni fondamentali. Nello specifico, verrà attuato un Monitoraggio, sia delle performance organizzative delle Province con attenzione al valore pubblico territoriale, sia dei Comuni con popolazione inferiore ai 15.000 abitanti.
RACCOLTA DATI: verranno potenziate le competenze provinciali in materia di raccolta dati fornendo supporto per il censimento, standardizzazione e valorizzazione dei dati di loro competenza. Verrà, inoltre, creato un Archivio Nazionale dei dati delle Province.
FORMAZIONE SPECIALISTICA: si proseguirà nel potenziamento delle competenze del personale delle Province attraverso l’erogazione di formazione specialistica nei 3 settori di intervento (Appalti, Europa, Innovazione). Verrà, inoltre, avviato un nuovo percorso con iniziative di formazione specializzata in tema di gestione delle politiche del personale che tratterà, sia temi di carattere normativo, sia temi di carattere operativo.
PIATTAFORMA PI.CO.: continuano le azioni di implementazione e animazione della Piattaforma Pi.Co. con lo scopo di stimolare l’utilizzo dello strumento da parte dei Vostri Enti, che troveranno quindi uno spazio di condivisione e collaborazione, sia in orizzontale rispetto a UPI nazionale e alle altre amministrazioni provinciali, sia in verticale rispetto ai Comuni del proprio territorio. A tale scopo, vengono pubblicati in modo costante newsletter, contenuti relativi ai settori di interesse delle Province, risposte ai quesiti sollevati dagli enti, documenti in condivisione e verranno animati forum e blog dedicati.
La presenza di un Pool di esperti individuati da UPI è cruciale per fornire alle Province supporto specialistico nei settori di intervento del progetto (Appalti pubblici, Europa, Innovazione e Digitalizzazione, Politiche del personale). Gli esperti sono stati incaricati, in particolare, di redigere per conto di UPI contenuti relativi al settore di competenza da pubblicare sui moduli orizzontali della Piattaforma Pi.Co. nazionale (blog, news, newsletter, documentale, forum), di animare i moduli stessi, fornendo un servizio di risposta a quesiti e richieste di approfondimento poste dalle Province su Blog e Forum, così come di produrre documenti/note di sintesi/linee guida sulle principali novità normative e pratiche a livello nazionale.
La Piattaforma sarà, inoltre, arricchita di una nuova funzionalità operativa relativa alle Politiche del personale che andrà ad aggiungersi ai preesistenti moduli verticali SUA, SAPE e SIT.
Il Progetto nasce con l’OBIETTIVO di rafforzare la capacità amministrativa delle Province delle Regioni a Statuto Ordinario (RSO), potenziando soprattutto le aree di servizi a supporto dei Comuni del proprio territorio, nonché di razionalizzare la spesa pubblica. Con questa finalità, UPI aveva in precedenza già avviato un percorso di confronto, durato diversi anni, con le 76 Province delle Regioni a Statuto ordinario, per individuare i settori di particolare rilevanza nel rapporto con i Comuni del territorio, da cui sono emersi chiaramente tre ambiti prioritari:
- Gestione degli appalti tramite le Stazioni Uniche Appaltanti delle Province;
- Gestione dei fondi europei tramite un Servizio Associato Politiche Europee;
- Transizione digitale tramite Servizi di innovazione.
- Sviluppo di azioni di mappatura delle esperienze in atto presso le amministrazioni provinciali con riferimento all’erogazione di servizi ai Comuni nei 3 ambiti;
- Elaborazione di modelli organizzativi a tendere relativi ai 3 settori, corredati da schemi di convenzione e moduli standardizzati;
- Erogazione di formazione al personale delle Province per aumentarne le competenze;
- Attivazione di reti di collaborazione tra UPI, le Province e tra queste e i Comuni del loro territorio.
A. Con la prima direttrice (MAPPATURA) UPI ha inteso, attraverso il servizio affidato al Dipartimento di Scienze Politiche dell’Università di Perugia, rilevare in maniera approfondita le esperienze delle Province su tutto il territorio nazionale nei tre settori di riferimento del progetto: Stazioni Uniche Appaltanti (SUA), Servizio Associato Politiche Europe (SAPE), Servizio Innovazione Territoriale (SIT). Da questa MAPPATURA sono emerse, sulla base di una serie di indicatori prestabiliti, alcune buone pratiche da replicare a livello nazionale. Tra queste, le eccellenze rappresentate dalla Provincia di Treviso per la SUA, dalla Provincia di Brescia per il SAPE e dalla Provincia di Pesaro e Urbino per il SIT. Le tre Province sono state quindi inserite nel progetto in qualità di partner e hanno collaborato attivamente con UPI per la costruzione dei modelli di riferimento.
Al termine dell’attività di analisi desk e mappatura delle esperienze, nei 3 ambiti di intervento individuati è stata condotta un’INDAGINE QUALITATIVA volta ad approfondire le soluzioni organizzative, tecnologiche ed informative presenti nelle amministrazioni provinciali e a far emergere i fabbisogni degli enti. Sono stati organizzati e realizzati dalla Fondazione Promo P.A. tavoli locali di confronto che, sulla base dei dati raccolti nel corso della fase di analisi, hanno affrontato i principali scenari ipotizzabili e auspicabili in termini di opportunità/criticità nell’organizzazione e gestione di servizi territoriali comuni. I Tavoli di confronto sono stati gestiti con la tecnica del Focus Group con l’obiettivo di far emergere, per ciascuno dei tre ambiti di intervento, il fabbisogno di competenze a livello locale, sia rispetto alle funzioni gestionali che a quelle organizzative e mettendo in evidenza le esigenze di relazione e comunicazione del sistema.
B. La seconda direttrice (MODELLIZZAZIONE) ha puntato ad elaborare, sulla base delle best practices individuate nell’ambito delle Province nei tre ambiti di riferimento (Appalti, Europa, Innovazione), tre (3) modelli organizzativi cui tendere, accompagnati da schemi di Convenzioni e modelli documentali standard messi a disposizione di tutti gli enti (per un totale di n. 18 modelli realizzati).
Per la SUA, si è partiti dall’analisi del modello strutturato della Provincia di Treviso per individuarne gli elementi fondamentali e derivarne un modello avanzato, caratterizzato da flessibilità e modularità tali da poter essere implementato, a discrezione di ogni singola Provincia, con la gradualità adatta ai propri ritmi di sviluppo strutturale.
Il modello è stato progettato per massimizzare il valore aggiunto dato dalla SUA relativamente a:
- Qualità e completezza del servizio ai Comuni convenzionati;
- Efficienza, trasparenza, regolarità ed economicità della gestione dei contratti pubblici.
L’attività di modellizzazione è stata accompagnata da un ampio confronto con le Province, al fine di raccogliere un numero maggiore di contributi e garantire la copertura del modello rispetto alle esigenze.
Come parte integrante del modello sono stati identificati e formulati alcuni standard documentali, a partire dalla Convenzione fra i Comuni e la SUA, con l’obiettivo di rendere tali documenti:
- Formulati in modo eccellente dal punto di vista giuridico e amministrativo;
- Flessibili/modulabili, per soddisfare le esigenze specifiche delle diverse Province.
Oltre al modello avanzato, sono stati definiti anche i modelli Intermedio e Base, al fine di delineare un percorso di riferimento per le Province, che a partire dalla costituzione della SUA, attraverso l’adozione di modelli sempre più articolati potranno raggiungere il grado di complessità adeguato ai propri obiettivi e alla propria struttura.
Il SAPE è stato strutturato a partire dall’esperienza del SEAV – Servizio Europa d’Area Vasta della Provincia di Brescia. L’obiettivo principale del percorso è stato quello di rendere accessibile il SAPE a tutte le Province italiane attraverso l’individuazione di soluzioni amministrative, organizzative e tecniche che tenessero conto dei diversi livelli di eterogeneità presenti a livello territoriale rispetto agli assetti istituzionali, alle condizioni socioeconomiche e alle peculiarità locali.
Il percorso di modellizzazione ha prodotto 3 diversi assetti strategici e organizzativi del SAPE – Base, Intermedio, Avanzato – che potranno essere attivati progressivamente dalle Province in funzione delle condizioni di partenza e delle scelte assunte. Il SAPE propone quindi una modularità delle sue componenti e si presta efficacemente e flessibilmente ad una sua pronta adozione in tutti i contesti provinciali.
Il modello avanzato si configura come un modello strategico-operativo basato su una Struttura funzionale efficace (Strumenti, Servizi e Staff) retta da un sistema organizzativo costituto da atti, organi e strumenti per la sostenibilità semplici e operativi
Al fine di rendere questi tre livelli applicativi coerenti, concreti e funzionali è stato attivato un percorso partecipativo che ha messo a confronto i modelli proposti con le Province aderenti che presentavano livelli differenti di strutturazione rispetto alle politiche europee e alla presenza di un Ufficio Europa al proprio interno. Questo approccio ha consentito di raccogliere idee, sollecitazioni e buone prassi operative per arricchire il modello di partenza e, allo stesso tempo, di verificare la bontà e la coerenza delle diverse proposte direttamente con i potenziali fruitori delle stesse. Il percorso è stato particolarmente ricco di spunti, sollecitazioni e proposte. Il desiderio delle Province di creare sinergie, collaborazioni e occasioni di scambio è emerso in tutti gli incontri e in tutte le occasioni attivate.
Per quanto attiene l’erogazione dei Servizi di Innovazione e Digitalizzazione, sono stati definiti alcuni profili di maturità e capacity dei servizi di innovazione erogati dalle Amministrazioni Provinciali ai comuni e agli enti locali del territorio di riferimento ed un’analisi SWOT. Nello specifico, l’attenzione è stata focalizzata su tre cluster di capacità organizzativa e skills, attraverso l’analisi della maturità digitale ed organizzativa di tre differenti modelli di gestione di CST:
- Struttura interna all’amministrazione provinciale/enti totalmente pubblica (modello pubblico);
- Società a capitale pubblico (modello in house);
- Forme di parziale esternalizzazione (modello PPP- Partenariato Pubblico Privato).
Per la definizione di un modello di Agenda Digitale locale, sono stati forniti degli spunti metodologici per organizzare, analizzare e studiare i bisogni dei singoli territori coinvolti e le priorità dei relativi comuni, così da individuare soluzioni e servizi innovativi efficaci da gestire in modalità associata.
C. La terza direttrice (FORMAZIONE) ha operato nel senso del potenziamento delle competenze del personale delle Province. È stato, quindi, attivato un percorso di miglioramento delle capacità tecnico professionali dei funzionari pubblici delle Province, attraverso l’analisi dei fabbisogni formativi, l’elaborazione di moduli formativi e la realizzazione dei percorsi formativi nei tre ambiti di servizio individuati. Il percorso, che ha previsto sessioni formative in presenza e a distanza, è stato costruito per offrire competenze, conoscenze e strumenti operativi con riferimento all’erogazione di servizi pubblici nei tre pilastri di intervento del progetto. I moduli formativi sono stati strutturati in tre livelli (base, medio e avanzato) per intercettare i diversi fabbisogni evidenziati dalle Province. Si è registrata una partecipazione molto ampia a tutte le edizioni da parte dei dipendenti delle Province (per un totale di n. 1991 risorse umane formate a fronte di N. 2096 ore di formazione erogate).
Sono stati raggiunti i seguenti risultati:
- Per la tematica SUA sono state erogate 620 ore di formazione su 115 moduli formativi articolati su 155 giornate con un totale di 963 iscritti ai corsi.
- Per la tematica SAPE sono state erogate 628 ore di formazione su 67 moduli formativi articolati su 138 giornate con un totale di 327 iscritti ai corsi.
- Per la tematica INNOVAZIONE sono state erogate 848 ore di formazione su 183 moduli formativi, calendarizzati su 116 giornate, con un totale di 701 iscritti ai corsi.
D. La quarta direttrice (RETI TEMATICHE NAZIONALI) ha focalizzato l’attenzione sullo sviluppo e consolidamento di pratiche di collaborazione, creando una rete che mettesse insieme i territori e consentisse di erogare servizi di qualità in un’ottica di semplificazione amministrativa, di riduzione dei costi, di rilancio degli investimenti locali. Per questo motivo, UPI ha attivato reti tematiche nazionali nei tre settori di intervento del progetto (Stazione unica appaltante, Servizi Associati Politiche Europee e Servizi di Innovazione) e fornito supporto agli enti nell’adozione dei necessari piani di riassetto organizzativo e azioni di diffusione e trasferimento dei modelli.
Le reti tematiche hanno favorito lo scambio di pratiche e facilitato la condivisione e il mutuo apprendimento tra amministratori e funzionari. Per ciascuna rete è stato individuato un referente Provinciale e attivata una Task Force UPI formata da esperti con il compito di animare le reti. Sono stati organizzati 27 momenti di confronto delle reti durante i quali sono state approfondite le tematiche di interesse del sistema delle Province. Le reti sono state, infine, messe a sistema nel quadro della Piattaforma informatica Pi.Co. (www.pi-co.eu), strumento studiato per accompagnare le Province italiane in un percorso di trasformazione digitale teso a migliorare l’efficacia dei servizi previsti dal ruolo istituzionale dell’ente Provincia.
Al fine di fidelizzare il sistema delle Province, UPI ha provveduto a:
- sottoscrivere con ciascuna delle 76 Province delle RSO, all’avvio del progetto, specifici Protocolli di intesa di adesione preliminare alle attività progettuali e alle reti tematiche, nonché di condivisione della “mission” del progetto;
- Informare le Province in modo costante sullo stato di avanzamento delle attività progettuali, condividendone i risultati e la documentazione tecnica prodotta a supporto;
- Mettere a disposizione professionalità e know how specializzati nei settori di intervento, anche grazie al confronto con le tre Province partner;
- Rinnovare l’adesione politica al progetto mediante la stipula di Accordi di collaborazione per l’utilizzo della Piattaforma collaborativa Pi.Co.
SETTORE APPALTI
A seguito dell’entrata in vigore del nuovo Codice dei Contratti Pubblici e per accompagnare il sistema delle Province nel periodo transitorio di passaggio dal “vecchio” al “nuovo” codice appalti, è stato realizzato da GANDINO PAIRE Studio di Avvocati, individuato tramite Avviso Pubblico Prot. n. 226 del 4 aprile 2023, un servizio di produzione di Manualistica a supporto delle SUA, che ha prodotto i seguenti tre (3) output:
- BUSSOLA, che consiste nella predisposizione di schede di lettura articolo per articolo del nuovo Codice, contemplanti un costante raffronto comparativo con la disciplina del D.lgs. 50/2016 e con quella delle direttive euro unitarie, di cui il nuovo Codice costituisce spesso fedele trasposizione. L'obiettivo è quello di mettere a disposizione, con un taglio snello e di agevole consultazione anche nella scelta della veste grafica, un vero e proprio manuale operativo che consenta di orientarsi nel nuovo panorama normativo, cogliendo con immediatezza le previsioni di natura innovativa. L’attivazione dei link ipertestuali agevola la “navigazione” tra le disposizioni del Codice.
- LINEE GUIDA, dedicato al monitoraggio delle novità giurisprudenziali e di prassi, finalizzato a presidiare in particolare la messa a regime del nuovo codice. L’obiettivo è quello di mettere a disposizione pillole operative sull’applicazione delle singole disposizioni, unitamente alle prime indicazioni giurisprudenziali e di prassi.
- FORMULARIO, dedicato alla standardizzazione delle procedure attraverso la definizione di modelli di atti amministrativi in attuazione delle disposizioni del nuovo Codice. L’obiettivo è quello di mettere a disposizione modelli-tipo che possano favorire uniformità procedimentale e promuovere lo sviluppo delle migliori pratiche, in affiancamento – e non in sostituzione – al ruolo svolto da ANAC ai sensi dell’art. 222, comma 2, del Codice. Ciascun modello, messo a disposizione anche in formato editabile, contiene indicazioni di compilazione, spesso alternative/opzionali, ed è ovviamente uno strumento di lavoro da adattare a ciascuna singola procedura ed a ciascun specifico quadro esigenziale. L’attivazione dei link ipertestuali agevola la “navigazione” tra i vari modelli.
In ragione dell’avvio del nuovo sistema di qualificazione delle stazioni appaltanti e delle centrali di committenza previsto nel nuovo Codice dei contratti pubblici, è stata, inoltre, condotta dalla ditta SCIAMLAB, selezionata con Avviso Pubblico Prot. 225 del 4 aprile 2023, un’INDAGINE AGGIORNATA SULLE STAZIONI UNICHE APPALTANTI (SUA) delle Province italiane delle Regioni a Statuto Ordinario, il cui obiettivo è stato quello di costruire un sistema di reportistica avanzato, per poter osservare e monitorare in modo continuativo l’operato delle stazioni appaltanti di rilievo per UPI, attraverso la lente costruita con i dati delle banche dati ufficiali. Le attività sono state concentrate a costituire un quadro conoscitivo aggiornato della situazione delle stazioni uniche appaltanti (SUA) delle Province a statuto ordinario, anche alla luce dell’istituzione dell’Anagrafe Unica delle Stazioni Appaltanti (AUSA) costituito presso ANAC e al relativo nuovo processo di qualificazione delle stazioni appaltanti. In particolare, l’indagine analizza gli effetti del cambiamento avvenuto con il nuovo Codice degli Appalti che dal 1° luglio rende obbligatoria la qualificazione delle stazioni appaltanti, per appalti sopra determinate soglie di importo. L’indagine è relativa al sistema delle Stazioni Uniche Appaltanti (SUA) o Centrali Uniche di Committenza (CUC) non solo delle 76 Province italiane delle Regioni a Statuto Ordinario, ma anche di 10 Province italiane delle regioni a statuto speciale (Sicilia e Sardegna), in totale 86 amministrazioni provinciali di riferimento che coprono tutto il territorio nazionale, tranne la Regione Friuli Venezia giulia, la Valle d’Aosta e le Province autonome di Trento e Bolzano. In alcune analisi sono utilizzati anche i dati delle 14 città metropolitane in ottica di comparazione. In totale cento (100) enti monitorati. Particolare attenzione è stata richiesta sia per gli appalti gestiti direttamente dalle Province nell’esercizio delle proprie funzioni, sia relativamente agli appalti in cui la Provincia fornisce servizi per conto degli enti locali del territorio. Infine, è stato realizzato un approfondimento sulle assegnazioni di finanziamenti dei progetti delle Province ed il livello di attuazione degli appalti nell’attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) e del Piano nazionale.
PIAO
Al fine di supportare le Province nell’adozione dei PIAO, è stata condotta dal Centro di Ricerca sul Valore Pubblico (CERVAP) del Dipartimento di Economia e Management dell’Università di Ferrara (selezionata tramite Avviso Pubblico N. 224 del 4 aprile 2023) l’“Analisi della qualità dei PIAO e proposte di Linee Guida ad hoc con riferimento alle Province italiane delle Regioni a Statuto ordinario”. Il progetto “UPIAO”, che si è basato sull’analisi dei PIAO 2022-2024 e 2023-2025 relativi a 25 Province Italiane (localizzate nelle 15 Regioni a statuto ordinario) che hanno approvato il PIAO 2023-2025 entro il 15.06.2023, si è posto i seguenti due (2) obiettivi:
- Fotografia e analisi SCIENTIFICA della qualità dei PIAO 2022-2024 e 2023-2025 delle Province delle Regioni a statuto ordinario, pubblicati entro il 15 giugno 2023, al fine di individuarne punti di forza e aree di miglioramento.
- Linee Guida OPERATIVE per la predisposizione dei PIAO delle Province delle Regioni a statuto ordinario, a partire dall’esercizio 2024-2026.
Con l’obiettivo di assistere le Province nella riorganizzazione dei propri enti, sono stati, infine, elaborati da parte di due Docenti incaricati da UPI a seguito di avviso pubblico n. 95 del 21.02.2023 i seguenti DOCUMENTI DI RICERCA:
- “Il modello organizzativo della nuova Provincia: dalle fondamenta ad un’ipotesi di progettazione realizzativa”;
- “La Provincia tra nuove prospettive di riforma e ruolo di supporto ai comuni”.
ATTIVITA’ SPECIFICHE SVOLTE DI SUPPORTO ALLE PROVINCE
APPROFONDIMENTI
L’ATTIVITA’ DI FORMAZIONE
Nell’ambito della Linea di intervento L2 – Formazione e Capacity Building, successivamente all’attività di analisi desk e mappatura delle esperienze e parallelamente all’elaborazione dei modelli dei servizi, si è proceduto ad una ricognizione puntuale rispetto ai fabbisogni di competenze delle Province.Il servizio di formazione è stato affidato da UPI, tramite procedura di cui all’art. 1, comma 2, lett. b) del D.L. n. 76/2020 e s.m.i., attraverso RDO MEPA n. 3106759 – Richiesta di Offerta Aperta nel Mercato Elettronico della Pubblica Amministrazione (MEPA), al RTI TorVergata/Promo.PA per il Lotto 1 – SUA, nonché alla ditta QSM S.r.l. per il Lotto 2 - SAPE e per il Lotto 3 - SIT.
Il percorso formativo è stato orientato al potenziamento delle capacità tecnico professionali del personale delle 76 Province delle Regioni a Statuto Ordinario nelle materie dei tre ambiti di intervento del progetto (Settore Appalti, Settore Europa e Settore Innovazione).
Per ciascun settore/Lotto, sono state realizzate le seguenti attività:
- Impostazione e condivisione con UPI della metodologia di analisi dei fabbisogni;
- Analisi desk delle informazioni;
- Elaborazione dei programmi di formazione e delle piattaforme e-learning;
- Impostazione form iscrizione corsi ed implementazione;
- Organizzazione del Workshop di lancio della formazione a Roma (24/01/2023);
- Erogazione dei moduli formativi.
Il percorso, che ha previsto sessioni formative in presenza e a distanza, è stato costruito per offrire competenze, conoscenze e strumenti operativi con riferimento all’erogazione di servizi pubblici nei tre pilastri di intervento del progetto. I tre percorsi formativi (Appalti, Europa, Innovazione e Digitalizzazione) sono stati a loro volta suddivisi in 3 distinti livelli/qualifiche (Base, Intermedio e Avanzato), differenziati per articolazione, obiettivi e durata.
Molto ampia la partecipazione da parte dei dipendenti delle Province a tutte le edizioni realizzate. Nel complesso, sono stati raggiunti i seguenti risultati:
- Per la tematica SUA sono state erogate 620 ore di formazione su 115 moduli formativi articolati su 155 giornate con un totale di 963 iscritti ai corsi.
- Per la tematica SAPE sono state erogate 628 ore di formazione su 67 moduli formativi articolati su 138 giornate con un totale di 327 iscritti ai corsi.
- Per la tematica INNOVAZIONE sono state erogate 848 ore di formazione su 183 moduli formativi, calendarizzati su 116 giornate, con un totale di 701 iscritti ai corsi.
Il percorso di formazione ha prodotto un totale di N. 2096 ore di formazione erogate e N. 1991 risorse umane delle Province formate.
Per ciascuna tematica stati organizzati Workshop di lancio (24/01/2023) e di chiusura delle sessioni formative a Roma in presenza (24/01/2023 per il settore Appalti e 27/09/2023 per i settori Europa e Innovazione).
Nel periodo in questione l’UPI ha, inoltre, organizzato un ciclo di 5 seminari per l’aggiornamento e la formazione del personale impegnato nella comunicazione delle Province e delle UPI Regionali, a partire dagli uffici stampa, con un totale di N. 543 iscritti. Il servizio è stato realizzato dalla ditta Roale Comunicazione S.r.l. selezionata tramite RDO su MEPA n. 3466129 del 06/03/2023 L’efficacia della comunicazione è essenziale per ricostruire un corretto rapporto di informazione con i territori e le comunità, con i cittadini, con il mondo imprenditoriale, con le forze sociali, con i media. Gli eventi di aggiornamento hanno avuto l’obiettivo di aggiornare il personale di comunicazione in modo da avere tutti gli strumenti per promuovere un racconto quotidiano di ciò che le Province fanno, degli investimenti posti in campo, del ruolo chiave di regia e coordinamento degli attori del territorio, valorizzando i risultati del progetto “Province&Comuni, attraverso cui gli enti stanno costruendo nuove conoscenze e modelli organizzativi.
LA PIATTAFORMA COLLABORATIVA PI.CO.
La Linea di Intervento L3 “Sviluppo di strumenti informatici a supporto” è stata dedicata alla promozione della digitalizzazione dei servizi offerti dagli enti locali. A tal fine, è stata progettata e realizzata la piattaforma collaborativa Pi.Co. (www.pi-co.eu), uno spazio condiviso di conoscenza, confronto e scambio di buone pratiche, nonché di gestione associata delle funzioni e dei servizi relativi ai tre (3) ambiti progettuali di intervento: Stazione Unica Appaltante (SUA), Servizio Associato Politiche Europee (SAPE), e Servizi Innovativi Territoriali (SIT). Il servizio è stato realizzato dal RTI costituito dalle ditte 3p ITALIA, COMDATA, EASY GOV SOLUTIONS, MARTINO & PARTNERS, individuato a seguito di procedura aperta mediante Piattaforma telematica Sintel, ai sensi degli artt. 40, 58 e 60 del D.Lgs. n. 50/2016 “Codice dei contratti pubblici di lavori, servizi, forniture e concessioni” e dell’art. 2 del D.L. 76/2020 così come convertito dalla L. 120/2020 e s.m.i.del 10 novembre 2022. Le 76 Province e le UPI regionali hanno sottoscritto con UPI Accordi di Collaborazione finalizzati all’utilizzo della piattaforma tecnologica nazionale del progetto “Province & Comuni” e all’implementazione dei contenuti della piattaforma per le parti di rispettiva competenza, alla formazione sull’uso della stessa, e all’utilizzo dei servizi con particolare riferimento ai seguenti ambiti:
- Stazione Unica Appaltante (SUA);
- Servizio Associato Politiche Europee (SAPE);
- Servizi Innovativi Territoriali (SIT).
La Piattaforma Pi.Co. facilita l’attività di supporto alle Province svolta da UPI e, al contempo, sviluppa connessioni multilivello tra Province, Comuni e UPI regionali, creando una community pensata per favorire lo scambio di esperienze e la condivisione delle migliori pratiche. Inoltre, semplifica e agevola l’aggiornamento sulle tematiche legate ai servizi erogati e all’esercizio delle funzioni fondamentali delle Province.
In particolare, la Piattaforma Collaborativa Pi.Co. fornisce supporto alle Province attraverso due tipologie di strumenti: i “moduli orizzontali”, che operano a diversi livelli (dall'UPI e dalle UPI regionali alle Province, tra Province, e dalle Province ai Comuni o altri enti del territorio), e i “moduli verticali”, che offrono operatività specifica sui servizi SUA, SAPE e SIT.
La struttura informatica alla base della Piattaforma è progettata con un’architettura che garantisce la massima granularità nella diffusione e protezione delle informazioni e dei dati. Grazie alla creazione di molteplici istanze, intese come “repliche in scala ridotta” della Piattaforma Pi.Co., ogni ente può condividere i contenuti collaborativi all’interno dei propri territori di competenza. In base a uno schema piramidale, i contenuti erogati da UPI saranno accessibili a tutti gli utenti della Piattaforma, quelli delle UPI regionali saranno visibili nelle rispettive Province, e quelli delle Province saranno disponibili agli enti del proprio territorio.
Gli strumenti operativi, invece, sono riservati esclusivamente alle Province ed agli enti territoriali ai quali viene rivolta l’attività di supporto.
LA SECONDA FASE DI ESECUZIONE DEL PROGETTO
Nella seconda fase di esecuzione del progetto si intende proseguire lungo la direttrice volta a potenziare la capacità delle amministrazioni Provinciali di erogare servizi ai Comuni nei tre settori (Appalti, Europa, Innovazione e Digitalizzazione).
Dall’altro lato, si agirà nello specifico con riferimento ai seguenti temi:
POLITICHE DEL PERSONALE:
il progetto interverrà in un quarto ambito, ovvero le politiche del personale. In questo ultimo settore verrà, infatti, svolta un’azione di mappatura della situazione esistente nelle 76 Province delle Regioni a Statuto Ordinario (RSO) e nelle 10 Province della Sicilia e della Sardegna in merito alle politiche del personale, sia in generale con riferimento all’evoluzione della situazione delle Province in questo settore, sia puntualmente rispetto ai servizi erogati ai Comuni in materia, attraverso la somministrazione di questionari e interviste.
Si procederà quindi alla costruzione di due modelli organizzativi di servizi di supporto ai Comuni in tema di politiche del personale (uno avanzato a tendere ed uno base) sulla base delle buone pratiche che saranno individuate attraverso la costituzione di tavoli locali di confronto con le amministrazioni provinciali. La costruzione dei modelli sarà funzionale all’elaborazione del nuovo modulo verticale sulla Piattaforma Pi.Co. dedicato alle politiche del personale.
PIAO:
si proseguirà nell’attività di supporto alle Province nell’attuazione dei PIAO puntando ad una revisione completa e ragionata del modello organizzativo provinciale per un ottimale esercizio delle funzioni fondamentali. Nello specifico, verrà attuato un Monitoraggio, sia delle performance organizzative delle Province con attenzione al valore pubblico territoriale, sia dei Comuni con popolazione inferiore ai 15.000 abitanti.
RACCOLTA DATI:
verranno potenziate le competenze provinciali in materia di raccolta dati fornendo supporto per il censimento, standardizzazione e valorizzazione dei dati di loro competenza. Verrà, inoltre, creato un Archivio Nazionale dei dati delle Province.
FORMAZIONE SPECIALISTICA:
si proseguirà nel potenziamento delle competenze del personale delle Province attraverso l’erogazione di formazione specialisticanei 3 settori di intervento (Appalti, Europa, Innovazione). Verrà, inoltre, avviato un nuovo percorso con iniziative di formazione specializzata in tema di gestione delle politiche del personale che tratterà, sia temi di carattere normativo, sia temi di carattere operativo.
PIATTAFORMA PI.CO.
Continueranno le azioni di implementazione e animazione della Piattaforma Pi.Co. con lo scopo di stimolare l’utilizzo dello strumento da parte dei Vostri Enti, che troveranno quindi uno spazio di condivisione e collaborazione, sia in orizzontale rispetto a UPI nazionale e alle altre amministrazioni provinciali, sia in verticale rispetto ai Comuni del proprio territorio. A tale scopo, verranno pubblicati in modo costante newsletter, contenuti relativi ai settori di interesse delle Province, risposte ai quesiti sollevati dagli enti, documenti in condivisione e verranno animati forum e blog dedicati.
La presenza di un Pool di esperti individuati da UPI sarà cruciale per fornire alle Vostre Province supporto specialistico nei settori di intervento del progetto (Appalti pubblici, Europa, Innovazione e Digitalizzazione, Politiche del personale). Gli esperti saranno incaricati, in particolare, di redigere per conto di UPI contenuti relativi al settore di competenza da pubblicare sui moduli orizzontali della Piattaforma Pi.Co. nazionale (blog, news, newsletter, documentale, forum), di animare i moduli stessi, fornendo un servizio di risposta a quesiti e richieste di approfondimento poste dalle amministrazioni su blog e Forum, così come di produrre documenti/note di sintesi/linee guida sulle principali novità normative e pratiche a livello nazionale.
La Piattaforma sarà, inoltre, arricchita di una nuova funzionalità operativa relativa alle Politiche del personale che andrà ad aggiungersi ai preesistenti moduli verticali SUA, SAPE e SIT.